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Napoli-Frosinone: Commenti a caldo
Le dichiarazioni di mister Reja e dei giocatori Iezzo, Sosa e Montervino

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30 Aprile 2006 -- Reja, allenatore del Napoli:
“Nel primo tempo abbiamo cercato la vittoria ma loro ci hanno colpito a freddo e ritrovare le energie per rimontare non è stato immediato ma le abbiamo trovate. Speravamo e mi auguravo che dopo il gol dell’uno pari si potesse spingere ancora di più. Abbiamo avuto una bella palla gola con Calaiò nel secondo tempo ma Sosa non c’è arrivato per un attimo ed anche dalla parte opposta c’era Trotta che poteva chiuderla ma non c’è riuscito. Diciamo che ho visto che dopo tutti questi festeggianti che abbiamo fatto diventa difficile trovare l’intensità per fare una gara di altissimo livello agonistico ad obiettivo orami raggiunto. Comunque, speravo in questa vittoria che ci avrebbe proiettato in una posizione alta della classifica per poter raggiungere l’obiettivo (del record di punti n.d.r.) che era raggiungibile e che comunque è ancora eguagliabile: vedremo poi in settimana. Comunque debbo dire che nelle condizione in cui eravamo qualche cosa in più non riuscivamo a dare.

La gara di Supercoppa è un obiettivo da raggiungere e le motivazioni potrebbero essere quelle giuste perché sarebbe una gratificazione sul piano morale e sul piano dell’orgoglio. Guardando poi ad oggi ed a quando sono salito dal tunnel, ho visto una splendida cornice di pubblico ed è un peccato che il calcio che conta abbia perso qualcosa di questo genere che avrebbe portato molto più interesse. Di questo la città di Napoli deve essere orgogliosa perché ha sofferto in silenzio per 2 anni con grandissima dignità e perché ciò che ha guadagnato è stato ottenuto sul campo senza regali. Non ci sono stati tanto meno favori arbitrali ed ho avuto anche modo di ridire di situazioni arbitrali, anche in casa. Ciò che abbiamo ottenuto è stato avuto con le nostre forze. Buono è stato anche che, almeno da quando sono arrivato, questa squadra non ha mai perso in casa. Pertanto, c’è da ritenersi soddisfatti.”

Iezzo
“Ogni volta che ho cambiato squadra ho sempre vinto il campionato e diciamo che, in questo senso, sicuramente porto fortuna. Quando si vince un campionato è sempre merito di tutti. Questa è stata una stagione dura ma siamo riusciti nel nostro obiettivo con 3 giornate di anticipo. In una piazza così importante i programmi che si fanno sono sempre quelli di vincere il campionato. Nella mia stagione ho fatto quello che hanno fatto i miei compagni di squadra, ho dato sempre il massimo e sono contento per la mia prestazione e soprattutto per questa promozione.

Non lo dico perché potrei essere ripetitivo ma credo il Napoli abbia una tifoseria che è la prima in Europa. Lo hanno dimostrato l’anno scorso con 60 mila spettatori nelle partite importanti ed anche quest’anno nelle ultime gare. Alla tifoseria napoletana non si può dire proprio nulla.”

Sosa, autore della rete del pareggio:
“Sono contento ed è la prima volta nella mia carriera che mi capita di piangere dentro ad un campo. Penso che ne sia valsa la pena perché aver avuto l’opportunità, grazie ai miei compagni, alla società ed al direttore Marino, di indossare questa maglia nell’ultima gara in casa sia una delle cose più belle della mia carriera. Poi ho anche avuto l’opportunità di segnare senza neanche sapere come e per me che sono argentino è davvero tanto. Il gesto tecnico giudicatelo voi perché non mi ricordo niente. So che la palla è entrata dentro e poi per i successivi dieci minuti non so dove sia stato perché non ricordo nulla. Sono stato ammonito e neanche me ne sono accorto. Dopo il gol sono stati dieci minuti incedibili con un mal di stomaco forte legato alla tensione ed all’emozione. Credo che ciò che mi è capitato nel campo oggi non la dimenticherò mai.


Abbiamo fatto un grandissimo campionato, difficile, dove nessuno ci ha regalato nulla.C’è stata tanta sofferenza ma comunque abbiamo dimostrato un grandissimo attaccamento alla maglia e l’abbiamo onorata. Ora andiamo in una categoria difficile e che comunque ancora non appartiene a questa città e per questo speriamo di vincere subito il campionato ed andare in A.

Sono contento non solo di giocare, perché giocare è facile ma di avere la considerazione dei miei compagni, della società , del direttore e del mister e per questo il mio contributo sarà positivo e volto a non mollare mai. Questa maglia (la n. 10 del Napoli che sarà sospesa in onore di Maratona n.d.r.) me la terrò io e la metterò in casa in Argentina mentre per l’altra se verrà Diego a Napoli per l’amichevole del 30 mi piacerebbe regalarla a lui.”

Montervino
“Anche oggi c’era da festeggiare e lo dimostra come ci siamo presentati in campo: c’era chi si è dipinto, chi si è presentato con delle scritte, chi con delle ciocche. C’era aria di festa come se si volesse veramente lasciare questa categoria. Peccato solamente per il risultato perché ci ritenevamo in grado di poter ottenere l’ennesima vittoria in casa m non ci siamo riusciti, anche se solo per poco. La stagione è sicuramente da incorniciare, con una media impressionante di quasi 2 punti a partita. Siamo andati molto vicini a quello che poteva essere il record ma l’importate era vincere questo il campionato.

I miei compagni di squadra? Straordinari senza alcun ombra di dubbio. Penso che chi per un motivo chi per una altro abbiano tutti espresso il massimo delle capacità, della professionalità e della maturità. E’ stata una stagione straordinari per tutti. Anche oggi, pur se non si è vinto, si dimostrato di essere squadra di categoria superiore e per questo mi auguro di ritrovare in ritiro per il prossimo anno tanti miei compagni, sempre ammesso che io rimanga io rimanga mi auguro

Non sono io che do messaggi al pubblico ma è il pubblico che da messaggi a noi. Come si fa a dire qualcosa ad un pubblico del genere? Anche oggi con una curva vuota si è sentito il calore anche di quelli che non c’erano. Grande rispetto anche per chi non ha voluto festeggiare ma sappiamo che nel loro intimo anche loro hanno festeggiato con noi già nella partita con il Perugia.”