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Reja ? Mai stato in discussione
Marino, contento di aver creduto nel gruppo, conferma che si ripartirà con pochi innesti d'elite

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15 Aprile 2006 -- E’ una grande gioia quella del direttore generale Piepaolo Marino che al termine della gara e dopo aver partecipato ai festeggiamenti dello spogliatoio, si è soffermato a parlare del progetto Napoli che va avanti in ricerca di obiettivi ancora maggiori.

“In questi ultimi tempi non sono intervenuto perché bisognava rispettare il lavoro di questi ragazzi . Si parlava di mercato mentre i ragazzi lavoravano per un traguardo così difficile, e vi garantisco che vincere questo campionato non è stato semplice. È vero poi che il Napoli non era stato porta il C da questa squadra, da me, dal presidente e siamo arrivati qui ripartendo da zero, senza niente e senza nessuno. Poi con il Cittadella ci siamo trovati con 50mila spettatori ed abbiamo capito che era l’unica cosa che avevamo. Questi ragazzi hanno faticato per far rialzare la testa a questa squadra e portarla in una categoria che non è la sua. Sono ragazzi giovani che hanno lottato su campi terribili dove si spesso si cercavano le gambe più che il pallone.

“Oggi il presidente non c’era e lo abbiamo contattato telefonicamente per fargli sentire i cori del San Paolo mentre seguiva la partita su Rai International. Abbiamo vinto con 3 gare di anticipo e speriamo che possa essere con noi a festeggiare nelle prossime gare. Questa è una vittoria di De Laurentiis che ha avuto il coraggio di venire ad investire qui e questa è una grande vittoria – Ha dichiarato poi il direttore generale a chi gli domandava notizie sul presidente De Laurentiis, assente in quanto impegnato per motivi di lavoro a Los Angeles. - Il DNA che trasmettono Carmando e Tommaso (n.d.r. rispettivamente massaggiatore e magazziniere del Napoli da tempi storici ) che erano con me anche nello spogliatoio quando Maradona ha alzato la coppa UEFA e senza confronti. Sono questi personaggi intorno ai quali fiorisce la legenda del Napoli e trasmettono a tutti quella che è la grande realtà di Napoli.”

Alle domande in merito alle prospettive future per la squadra e sui probabili rinforzi, Marino ha chiarito che Reja non è in discussione così come tutto il gruppo che verrà rinforzato in vista di un campionato lungo e difficile. “Di fronte ad un campionato come quello di serie B con 42 partite sarà necessario aggiungere qualcosa ma la nostra idea è quella di lasciare invariata l’intelaiatura e poi questa è una squadra giovane. Questo gruppo che si è così ben comportato in questi ultimi due campionati e merita sicuramente la conferma in toto. Per quanto riguarda il tecnico, per la verità, non abbiamo mai messo in discussione Reja che ha un contratto con noi e poi l’abbiamo confermato dopo la sconfitta di Avellino e sarebbe una follia privarsene oggi, dopo la vittoria di un campionato con 3 giornate di anticipo. Poi c’è anche ad esempio l’episodio di Livorno, e a tal proposito do la mia solidarietà a Mazzone, che ci insegna che quando la squadra guadagna un equilibrio tecnico nel tempo poi ci vuole un non nulla e si passa da un ciclo vincente di anni a 7 sconfitte consecutive. Posso dire poi che nei 28-29 campionati che ho fatto ho molto sbagliato, ecco perché ora cerco di impiegare la mia esperienza per non commettere gli stessi errori. A volte quando si ha un allenatore esperto e si riesce a creare un ciclo e bisogna tenerselo caro perché a volte può aver creato degli equilibri che poi vengono alterati facilmente.

Interrogato sull’ipotesi di realizzare il così detto “Progetto Napoletanità” (portare a Napoli calciatori di origine partenopea) e davanti a vari nomi calciatori che stanno ottimamente figurando in altri campionati, il direttore generale ha chiarito che ancora tutto è da definire. “Cannavaro, Esposito, Bucchi sono bellissimi nomi ma quando si fanno matrimoni nel calcio si è addirittura in tre e non in due. Il Napoli mira a migliorare chirurgicamente questa intelaiature ma da lì a dire che la controparte è d’accordo e che sono cedibili, siamo ancora molto lontano. Montervino è di Taranto? Mi sembra che oggi festeggiasse la sua 100ima partita con il Napoli e diciamo che ha un secondo passaporto che è napoletano.”