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Vivo serenamente il mio ruolo
Per Montesanto solo il gruppo eccezionale ha consentito di superare la crisi

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24 Marzo 2006 -- “Siamo a buon punto ma come si dice nella famosa frase ‘siamo andati a Roma ma ancora dobbiamo vedere il Papa’. Dobbiamo stare concentrati e affrontare bene queste ultime partite con il massimo impegno e poi vedremo se rilassarci un pochino”. Così ha esordito ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Cataldo Montesanto parlando della attesa promozione in serie B.

“Preferisco un campionato giocato come questo e non come quando ero in serie B dove ho giocato tante partite e poi il Napoli è fallito. – Ha precisato il centrocampista parlando del suo ruolo di riserva e proseguendo sul clima che si vive nello spogliatoio – “Ora posso dire che il nostro è sicuramente un bel gruppo che ci ha aiutato a superare la crisi uscendo fuori con 4 vittorie consecutive perché non abbiamo quei 3-4 elementi che si sa in un gruppo di 23 -24 persone essere talvolta delle teste di ‘ravanello’. Debbo dire che per questo debbo fare i miei complimenti al direttore generale Marino perché prima del calciatore ha preso l’uomo e sono gli uomini a fare questo gruppo. Abbiamo 24 ragazzi uno più bravo dell’altro e non mi è mai capitato nei miei 15 anni di calcio. Facendo un paragone, il primo anno che sono stato a Napoli c’erano giocatori importantissimi ed un grande gruppo ma al primo problema c’era chi non si allenava, chi andava via, chi faceva dell’altro. Ora invece abbiamo un gruppo compatto che si è fatto sentire quando, ad esempio, al primo passaggio sbagliato nella gara contro la Pistoiese la gente rumoreggiava o quando siamo andati a Manfredonia. Se non ci fosse stato gruppo non saremmo usciti dalla crisi”.

“Se si può giocare meglio dipende dai punti di vista perché se perdi si dice che dovevi vincere, se vinci si dice che dovevi giocare meglio. Ormai il calcio è diventato un business e l’importante è vincere ed è per questo che non capisco come ad esempio si faccia a dire che la Juventus è noiosa quando su 70 partite al massimo ne perde una. Il calcio è bello per questo, perché per quel che si faccia c’è sempre da parlare.”

Parlando ancora del proprio ruolo da riserva, Montesanto ha dichiarato di accettare serenamente le scelte del mister. “Ho avuto la possibilità a gennaio di andare in B, sapevo di affrontare dei momenti che vivo serenamente con la massima professionalità, ho rifiutato questa proposta perché voglio raggiungere il nostro obiettivo, una cosa è andare via da perdente, una cosa è andare via da vincitore. E’ un onore stare del Napoli. Per ora penso a completare il campionato, poi quando il calcio mercato sarà aperto vedremo. Ho anche un contratto per il prossimo anno, ho fatto tanto per arrivare e rimane a Napoli e non sarà facile mandarmi via.”

In merito alla prossima impegnativa trasferta, il centrocampista ha confermato che gli avversari non sono da sottovalutare. “La Sangiovannesere è una ottima squadra, anche per quanto ha dimostrato al San Paolo e contro al Frosinone. È la squadra tipica di serie C, con buoni giocatori in attacco.Noi dobbiamo essere il Napoli delle ultime partite e sarà sicuramente una partita dura per la Sangiovannese. Da parte nostra dobbiamo affrontare la gara con il massimo impegno.”

Alla domanda sulle voci di cambi sulla panchina in vista del prossimo campionato, Montesanto ha precisato che la squadra è con Edy Reja. “Per quanto riguarda il mister posso dire, parlando sempre di tre anni fa, che eravamo una squadra che sulla carta doveva stravincere il campionato e così non è stato. Non è facile vincere anche con squadre molto forti ed posso dire che mister ha i risultati dalla sua parte. Dall’anno scorso a questa parte ha avuto grandi risultati e per questo ha il coltello dalla parte del manico. Non è facile vincere tutte le partite soprattutto in una piazza come Napoli e soprattutto in serie C dove tante cose tecniche vengono tralasciate. Da parte nostra siamo con il mister perché prima che essere un gravo allenatore è una persona veramente squisita.”