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“Preservato il gruppo da chi lo voleva sfaldare”
Marino soddisfatto della vittoria ma soprattutto delle conferme della squadra in cui ha creduto.

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05 Marzo 2006 -- “Quella che c’è stata non è un aggressione. Mi sono comportato bene per tutta la gara anche quando in tribuna ne ho sentito di tutti colori come al solito accade in questa serie C e non capisco cosa si abbia da dire su una vittoria così limpida del Napoli.” Così ha esordito il direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino ai microfoni dei giornalisti commentando i momenti accesi vissuti sugli spalti e nel campo al termine della gara vinta contro il Manfredonaia - “Sosa poi non ha fatto nulla di particolare, sembrava che stessero aspettando una scintilla. Quello che mi è dispiaciuto è che il Manfredonia ci aveva accolto benissimo fino ad allora ma evidentemente quando vince il Napoli brucia molto di più di quando vincono Frosinone o Torres ma siamo contenti di aver vinto.”

“Reja ha fatto bene a preparare una partita con un Napoli operaio nel primo tempo perché sapevamo che il Manfredonia avrebbe fatto 35-40 minuti in cui avrebbe dato tutto perché ha sempre fatto così nelle partite in casa tant è che nelle partite perse quì ci sono sempre stati goal negli ultimi minuti. – ha aggiunto poi Marino –“Abbiamo giocato soffrendo nel primo tempo ma con un Napoli compatto, di uomini così come ci eravamo ripromessi parlando in questi 15 giorni dopo Castellammare perché forse proprio Castellammare è stata la tappa più importante di questa stagione del Napoli dandoci l’opportunità di ripartire dopo aver azzerato tutto avendo toccato il fondo. Le recriminazioni del pubblico di Manfredonia non le ho capite perché ho visto un Napoli padrone del campo soprattutto nel secondo tempo dove abbiamo colpito 2 legni ed realizzato la rete della vittoria con un predominio territoriale. Loro non sono mai entrati nella nostra area e quindi non so cosa ci sia da dire.”

Marino ha sottolineato le capacità espresse da questo gruppo fortemente criticato dopo le ultime sconfitte in trasferta. “Abbiamo parlato molto in questo ritiro di 15 giorni, abbiamo ricompattato le nostre idee, ci siamo guardati negli occhi. Ho visto che in questo gruppo avevo fatto bene a credere a partire dall’allenatore a finire ai giocatori perché li vedevo tutti partecipi. Devo dire che sono contento di aver preservato questo gruppo da chi lo voleva aggredire e sfaldare perché questa è l’opera più importante. Quindi sono contento di averlo difeso in un momento in cui pochi avrebbero speso per difendere questi uomini dopo Castellammare. Ai soliti pronti a condannare dico che qualche volta andrò in televisione a leggere il mio curriculum a questi ex-addetti ai lavori così vediamo se continueranno a parlare.”

“Non ci dobbiamo rilassare assolutamente ma credo che 7 punti a marzo siano il divario giusto tra un Napoli fatto di tattica e nelle ultime 2 partite anche di cuore, ed un campionato che veramente è fatto solo di calci.” Ha precisato poi il direttore generale evidenziato che questa categoria poco si addice alle capacità di gioco del Napoli – “Abbiamo visto solo squadre dedite a sotterfugi e trappole come mettere più o meno gomma sul sintetico, di innaffiare il campo prima della partita più del dovuto. Tutti trucchetti di un calcio antico ma di categorie che non appartengono al Napoli. Quindi questi 7 punti vanno preservati perché sono il cuscinetto giusto per un Napoli che poi dovrà approdare nelle categoria che merita e che merita anche De Laurentiis. Oggi vorrei dedicare questa vittoria proprio a tutta la famiglia De Laurentiis ma in particolare a Luigi che oggi compie gli anni e penso che miglio regalo non poteva esserci per questo giovane che sta facendo grandissime cose e raccogliendo una grande eredità dal padre, credo che sia il fiore all’occhiello e il futuro della famiglia De Laurentiis.

Ben positivo poi per Marino l’ambiente che si vive a l’ombra del Vesuvio tra dirigenza e giocatori “Siamo qui, siamo una famiglia e ci aiutiamo tutti. Ieri il presidente ha telefonato da Ginevra uno ad uno tutti i calciatori e questa è stata una cosa bellissima. Siamo di cemento armato ed a Napoli abbiamo un pubblico che ha capito questo perché ci segue sempre ed anche oggi qui hanno dato tantissimo quelli che sono venuti e ci fanno credere nel futuro al di là di tanti sciacalli che vorrebbero distruggere questo progetto che sta appena nascendo. Così come non mi strappavo quelli che non avevo cioè i capelli quando il Napoli perdeva, ora non è che perché ci sono 7 punti mi esalto perché so che questi ragazzi devono continuare a lavorare per il futuro ed anche guardarsi le spalle. Anche la Juventus che ha 12 punti di vantaggio non ha mai mollato e noi dobbiamo essere la Juventus della serie C. “

“Pià è un ragazzo meraviglioso che rappresenta il futuro del Napoli perché è un giocatore dalle grandissime qualità tecniche in cui crediamo molto, soprattutto per le categorie superiori. – Ha poi dichiarato Marino a proposito dell’autore della rete della vittoria. -Ci voleva un gol per ridargli morale ed ha fatto un bellissimo gol su assist straordinario di Trotta ma non vorrei dimenticare il capitano, Bogliacino, tutta la squadra e anche Briotti che oggi non ha fatto sentire la mancanza dei due titolari svolgendo una partita diligente ed accorta. Il Manfredonia ha fatto il gioco per cercare un punto debole da quel lato ma Briotti ha fatto uscire Tarantino tra i fischi e quando l’uomo più importante della squadra esche tra i fischi significa che chi lo ha marcato ha fatto una grande partita.”