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Romito: "Chi arriva dovrà combattere per avere la maglia"
Parla il difensore azzurro Tommaso Romito

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30 Dicembre 2005 -- Il Napoli va a caccia di difensori nel mercato d’inverno. Problemi contingenti legati a defezioni impreviste, ma forse anche necessità di rimettere in sesto un reparto che a inizio d’anno pareva imbattibile e che pian piano ha mostrato segni di cedimento. Dell’argomento parla con vigore Tommaso Romito, gigante della difesa e avvocato difensore del reparto. Romito, sono in arrivo nuovi difensori, è preoccupato? «Chiunque arriva nel nostro gruppo viene accolto con calore». Sia sincero, non la infastidisce pensare che un nuovo arrivato può prendersi la maglia da titolare? «Credo che nessuno possa considerarsi titolare senza aver combattuto. Io per primo mi metto in discussione e cerco di lottare per quella casacca col numero cinque stampato dietro. Non penso che mi appartenga per diritto...». Insomma, un mercato che porta altri difensori è accettabile... «Ritengo che sia una vera necessità in questo momento, purtroppo». Al via della stagione il Napoli aveva una difesa strepitosa... «Mi sembra che ancora oggi i numeri parlino in nostro favore. I gol subiti sono decisamente pochi, resistiamo bene, nonostante certi errori». Lei è onesto e ammette che ci sono stati momenti difficili. «Posso parlare solo per me e non faccio fatica ad ammettere che in qualche occasione ho commesso errori determinanti, con il Foggia, ad esempio». E ha scoperto il perché? «Questione di concentrazione. Fisicamente sto bene, stiamo tutti bene. Evidentemente ero distratto». Colpa della posizione in classifica? «Non credo, abbiamo imparato a non guardare la classifica e a pensare ad ogni singola partita. Il distacco dalle avversarie non ci interessa, badiamo solo al risultato finale». Torniamo ai momenti difficili della difesa? «Perché, invece, non parliamo delle buone prestazioni?». D’accordo, ne parli... «Ricordo le critiche alla coppia Romito-Giubilato, si diceva che eravamo pesanti e non potevamo reggere perché eravamo dei lentoni. Eppure siamo stati capaci di offrire buone prestazioni. A Pisa, ad esempio». Insomma, la difesa non merita critiche... «Non è così. Tutti sbagliano ed è giusto ammettere gli errori. Però le critiche devono essere moderate». E non c’è bisogno nemmeno di nuovi innesti? «Ce n’è bisogno, certo. Però ripeto che ognuno dovrà battersi per conquistare un posto tra gli undici. Non esistono titolari nel nostro gruppo. Si lotta, in maniera leale, ma si lotta fino in fondo».
pa. bar.
Fonte il Mattino