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‘E’ un problema sociale’
Eddy Reja traccia la differenza tra tifosi ed è preoccupato per le sanzioni della Lega.

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10 Dicembre 2005 -- Il tecnico azzurro Eddy reja ha così commentato gli incidenti di giovedì: “Mi dispiace per quello che è successo, per i feriti che ci sono stati, per la gente. Il prefetto, il questore, il direttore sportivo e Montervino, hanno dimostrato solidarietà nei confronti dell’agente ferito. Finita la partita ho saputo che c’erano degli incidenti, ieri in mattinata mi è arrivata la notizia e ci sono rimasto male. Questi fatti penalizzano anche la Napoli sportiva, la vera Napoli, il Napoli dei tifosi che amano la squadra, che meriterebbe altre categorie . Sono qui da circa un anno ed avvenimenti del genere non sono mai successi, per questo sono un po’ perplesso”.

Reja ha poi sottolineato la differenza che fa il vero tifoso:“ Secondo me questi così non centrano niente col calcio, a loro non interessa il risultato, questi vengono esclusivamente per dare battaglia ed esprimersi in maniera diversa, è un problema del tessuto sociale secondo me. Come dicevo prima la totale parte del vero tifoso, non va a cercare questi atti di violenza. Ci sono le leggi per reprimerla, criticabile o non criticabile, si tenta di intervenire in un modo o nell’altro, ma ne possiamo venire fuori. I veri tifosi vengono allo stadio esclusivamente per il risultato, non gli interessa la battaglia contro chiunque gli capita che è tifoso avversario. Ci sono bambini che si avvicinano allo stadio per vedere il calcio e rimangono delusi dopo questi incidenti, viene coinvolta gente che non centra niente”.

“Noi cerchiamo di non esasperare i giocatori- ha poi aggiunto Reja- io non voglio vedere delle reazioni nei confronti degli avversari, delle volte l’eccesso di nervosismo ti fa fare dei gesti magari esagerati, noi possiamo fare che ci siano meno tensioni in campo. Il calcio è uno sport di contatto, però ci vuole la massima correttezza, se magari dai un calcio ad uno dopo gli chiedi scusa. Questo è quello che possiamo fare noi addetti ai lavori. Il calcio è uno sport bellissimo ,ma spesso viene rovinato da queste situazioni”.

Parlando del provvedimento della prefettura Eddy Reja si è così espresso:“Per quello che è successo penso che sia un provvedimento giusto, come fai a sapere se magari è un’altra gara a rischio incidenti. Se tutte le gare fossero giocate nello stesso momento, non so quante forze dell’ordine ci vorrebbero, le caserme fossero vuote, tutti gli agenti anche quelli che hanno il turno di riposo sarebbero impegnati. Per non parlare del costo, perché siamo noi che in definitiva che paghiamo con le tasse, con i contributi. E’ una situazione veramente da valutare e stare molto attenti. Gli incidenti di Avellino evidentemente hanno insegnato poco-ha aggiunto Reja- io non so quello che succederà, mi sembra che sia un provvedimento solo della prefettura , non della federazione, per questo non dovremmo essere penalizzato, certo qualche mortaretto è stato sparato, noi eravamo gia diffidati e non vorrei che venga fuori qualche altra squalifica, adesso bisogna aspettare il verdetto della disciplinare”.

Infine parlando del Napoli: “ Noi avevamo preparato la gara, nella gara di giovedì avevo organizzato con i giocatori il turno over in modo di avere forze fresche in questa gara- ha detto l’allenatore azzurro- dopo la sconfitta col Perugia eravamo tutti carichi per riprendere il nostro cammino. Domani ci riposiamo, il nostro programma prosegue, poi penseremo alla prossima gara, avremo modo di prepararla per bene”.

Il Napoli, che entro 48 ore avrebbe dovuto individuare un altro stadio dove poter disputare la gara, aveva individuato questo stadio nel 'San Nicola' di Bari, ma la Questura avrebbe risposto di no. Sempre più probabile dunque che la partita slitti a data da destinarsi, forse al 12 febbraio, quando è prevista la sosta per il campionato di C o a un giorno infrasettimanale nel mese di gennaio.