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“L’importante è vincere”
Per Emanuele Calaiò e Mirko Savini quello che conta è portare a casa i tre punti al di là di chi segnerà

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14 Ottobre 2005 -- “Sto benissimo, sono sereno. Adesso si fa un dramma perchè magari l’attacco non fa gol e magari la squadra non vince, però dico niente allarmismi siamo solo alla settima giornata, si è vero che l’attacco non sta segnando, però stanno segnando altri miei compagni”. A parlare del momento negativo dell’attacco ed in particolare del suo momento 'no' è l’attaccante azzurro Emanule Calaiò, per lui tre reti in queste prime sette gare: “Gol, non gol, qua mi sembra che si sta aspettando più il gol di Calaiò che la vittoria del Napoli, meglio che vinca il Napoli e poi i gol di Calaiò arriveranno – ha detto con molta tranquillità il numero nove azzurro - Io non do torto a nessuno, tutti si aspettano i gol dall’attaccante, però vi chiedo: è meglio che il Napoli vince il campionato o che Calaiò faccia gol? Preferisco segnare solo dieci gol e che il Napoli vinca, piuttosto che farne 40 e che il Napoli arriva terzo – ha detto ricordando ai cronisti il miglior Catalano, attore al fianco di Renzo Arbore nei tempi d’oro di Indietro Tutta - Preferisco così, giocare male e vincere e no giocare bene e magari pareggiare: il bel gioco arriverà, bisogna stare tranquilli, ognuno fare il proprio dovere e dare sempre il massimo come abbiamo fatto anche a Gela anche se abbiamo avuto un po’ di sfortuna davanti alla porta”.

Calaiò non riesce a dare una spiegazione precisa del perchè non si riesca ad andare a rete, am è convinto che si tratta solo di un momentaccio che presto passerà: “E’ un periodo un po’ così, gli attaccanti vivono di questi periodi. Come è possibile che Adriano ha fatto tre gol la prima giornata ed era il giocatore più forte del mondo e poi non ha più segnato ed ora è un giocatore normale? Il calcio è così, quando non fai gol e giochi bene prendi quattro in pagella, poi magari giochi male e però fai gol e allora prendi sette in pagella. L’attaccante è così, vive di periodi, ci sono delle volte che la palla ti sbatte nel ginocchio e fai gol, altre volte che lo cerchi e non arriva mai. L’importante è rimanere sereno, non essere triste, perchè più triste sei e più le cose ti vanno male, il gol di non cercarlo che arriverà da solo”. Il bomber azzurro ha poi invitato tutti a mantenere la calma: “Le critiche ci stanno, si sa qua si pareggia fuori cosa e si fa subito un dramma, le critiche quando sbaglio un gol me le prendo, la forza di un giocatore si vede anche in queste cose qua, è normale che i tifosi e la gente sono in allarme perchè non siamo primi in classifica. E’ normale, però è anche vero che dobbiamo stare tranquilli, perchè il campionato è iniziato da poco”.

Il giovane attaccante palermitano ha poi concluso ritornando sul 4-3-3 che la squadra adotterà contro il Manfredonia, con un pensiero anche per Sosa e sulla possibilità, per il momento esclusa dal tecnico, che i due giochino, almeno inizialmente, insieme: “Col nuovo modulo abbiamo fatto una buona amichevole, ieri pomeriggio. Vediamo che succede domenica e poi martedì prossimo faremo un resoconto. Speriamo che sia un resoconto buono, perchè vorrà dire che abbiamo vinto la partita. La squadra è forte, non ha bisogno di moduli o non moduli, se questa squadra fa quello che deve fare non ci sono problemi. Sosa vorrebbe giocare al mio fianco? E’ normale che Sosa dica ‘fatemi giocare’ perchè un giocatore come lui è un lusso tenerlo in panchina, però queste sono cose che deve decidere il mister, perchè sicuramente lui c’ha più esperienza di tutti qua.”

Anche il difensore Savini ha parlato del cambio di modulo ed ha poi invitato tutti alla calma ribadendo il concetto la vittoria del Napoli è la cosa fondamentale ed il resto è secondario: “Sicuramente è un modulo dove gli esterni hanno più spazi perchè c’è l’esterno alto e la mezz’ala, quindi sicuramente abbiamo più spazi noi esterni. A me fa piacere quando il Napoli gioca bene e quando soprattutto vince, poi che si gioca col 4-4-2 o col 4-3-3 non m’importa, l’importante è vincere. Non siamo in crisi, sicuramente siamo tutti dispiaciuti per il pareggio di Gela perchè ci tenevamo a vincere una partita così importante, sicuramente abbiamo pareggiato, non abbiamo perso, però dobbiamo vincere domenica prossima per continuare la rincorsa alla Sangiovannese. Domenica scorsa a prescindere dal risultato, la squadra ha lottato, ha combattuto, su un campo difficile e l’approccio alla partita è stato quello giusto, certo se si vinceva era meglio, anche per i tifosi che sono venuti giù e si sono sobbarcati ore di viaggio, e quindi era un premio anche per loro, comunque speriamo di ripagarli domenica con una vittoria. L’importante è l’obbiettivo finale, cioè quello di vincere il campionato, la squadra si sta allenando bene, ha carattere e sicuramente anche noi eravamo dispiaciuti per il pareggio di domenica. Non mi piace parlare degli attaccanti, dei centrocampisti, così come mi da fastidio quando si parla della difesa imbattuta, noi siamo una squadra, ormai è riduttivo parlare di ruoli così come lo è parlare di reparti. La squadra difende bene e quindi abbiamo preso solo un gol, adesso dobbiamo concretizzare di più avanti, ma non parlo degli attaccanti ma parlo della squadra. Calaiò? E’ un giocatore importante ed i suoi gol ci porteranno in serie B. Affrontiamo ogni partita per cercare di vincerla, la partita di domenica è fondamentale”.