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Gela –Napoli
Esposto dai tifosi uno striscione in ricordo di Scoglio ed altri contro il caro prezzi

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09 Ottobre 2005 -- La partita tra il Gela JT e il Napoli, valevole per la settima giornata del girone B della serie C1, si è caratterizzata per i tanti messaggi che pubblico, amministrazione comunale, società calcistica e associazioni di volontariato hanno voluto lanciare. Si è andati dalle riunioni dei comitati antiracket e antiusura e le magliette ‘Io non pago il pizzo’ indossate da tutti i calciatori in campo, alla promozione della donazione del sangue, con un pallone regalato per ogni flacone donato.

All'inizio della partita è stato esposto uno striscione da 50 metri che i circa 300 tifosi del Napoli hanno disteso sulla gradinata in occasione del minuto di silenzio in onore dello scomparso allenatore del Genoa, che fu anche del Messina e della squadra partenopea,Franco Scoglio: ”Addio Scoglio,professore di un calcio nostalgico”.

Quindi c’è stata la clamorosa protesta degli ultras ospiti ma anche di quelli locali, contro il prezzo dei biglietti della partita, ritenuto troppo alto. I napoletani, parafrasando il promo contro le estorsioni e l’usura, hanno lasciato esposto per tutta la gara due grandi scritte: “Il vostro racket? I nostri 20euro”, cioè il costo del biglietto; ed ancora “20 euro per un ticket... No, al racket!”.

Nella curva ‘Angelo Boscaglia’, occupata dalla tifoseria locale, altro striscione: “No al caro prezzi”. Si è pagato 30 euro in tribuna, con ‘ridotti’ da 20 euro. Venti euro anche per gradinata e curva, ma senza ‘ridotti’. Il cassiere ha detto che gli spettatori paganti di Gela JT-Napoli sono stati 2.380 per un incasso di 52 mila euro. “Per una volta, in un campionato di C1 e con il Napoli in campo - ha spiegato il direttore sportivo, Nicolò Ferrante - un piccolo sacrificio ai tifosi del Gela si può anche chiedere”.

Ai partenopei arrivati a Catania in treno e in nave, il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, ha fatto trovare una colazione a sacco, un biglietto di benvenuto e messo a loro disposizione alcuni pullman con i quali hanno raggiunto lo stadio gelese ‘Vincenzo Presti’ e poi hanno fatto ritorno nella città etnea. Tutto si è svolto senza incidenti. Tanto che Crocetta ha detto alla fine: “E’ stata una festa di sport e di civiltà”.