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Schiaffo alla città
Il sindaco di Napoli deluso da Carraro: "Preclusione contro la cittą...non diremo grazie a nessuno".

16 Agosto 2005 -- ''Mi pare proprio che ci sia, mi dispiace dirlo, una specie di preclusione nei confronti del Napoli che diventa poi una preclusione nei confronti della citta' ''. E' quanto, tra ''profonda amarezza e grande delusione'', sottolinea il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino per il mancato ripescaggio del club azzurro in B da parte del Consiglio federale. Una ''grande delusione'' anche di carattere personale, nei confronti del presidente della Federcalcio, Franco Carraro. ''E' una brutta notizia - dice la Iervolino informata delle decisioni del Consiglio - e in questo momento provo innanzitutto una profonda amarezza e poi una grande delusione. Sono state esaminate e si e' tenuto conto delle ragioni di tutte le squadre salvo che del Napoli. Ci sono squadre che sono state ripescate in serie B piu' di una volta. Mi pare proprio che ci sia, mi dispiace dirlo, una specie di preclusione nei confronti del Napoli che diventa poi una preclusione nei confronti della citta'''.

E' delusa personalmente anche da Carraro, visti i numerosi appelli che aveva rivolto al presidente della Figc? ''Senza dubbio si'. Naturalmente nessuno pretende nulla, pero' questo fatto di liquidare il Napoli senza neppure una parola di motivazione mi pare veramente incredibile, al di fuori di qualsiasi aspettativa''. Un atteggiamento che il sindaco considera ancor piu' ingiustificato di fronte a ''una tifoseria civilissima, di fronte a una squadra che anche nel Trofeo Birra Moretti ha dimostrato di essere all'altezza. Di fronte alla terza citta' d'Italia che continua a chiedere qualcosa che, a questo punto, non ritengo gli si voglia dare, e' possibile che si ascoltino le ragioni di tutti quanti salvo che le nostre?''.

E ora che fare? ''Non avevamo mai chiesto privilegi ma purtroppo non possiamo contare nemmeno sull'attenzione. Adesso - secondo la Iervolino - l'unica cosa da fare e' ricominciare, prendersi la B sul campo. Poi, sul piano privato, ognuno di noi regolera' i rapporti dicendo o non dicendo dei 'grazie'. In questo caso non diciamo 'grazie' a nessuno perche' nessuno ci ha aiutato''.