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Via alle udienze
Cominciato l'esame dei ricorsi al Consiglio di Stato, i verdetti nel pomeriggio.

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09 Agosto 2005 -- Sono iniziate dal Gela, alle 9, le udienze della sesta sezione del Consiglio di Stato, chiamato ad esaminare i ricorsi dalle societa' bocciate dal Tar dopo essere state escluse dai rispettivi campionati in tre diverse sedi di giustizia sportiva. Torino, Perugia, Napoli, Salernitana, Verona, Bologna sono le principali societa' a chiedere al Consiglio di Stato la sospensiva sulle decisioni prese dal Tar. Il Messina, riammesso in A, cerca la conferma della decisione presa dal Tribunale amministrativo. Contro il club di Pietro Franza si e' mosso il Bologna.

Il presidente della sesta sezione, Giorgio Giovannini, ha stilato l'ordine delle udienze che saranno curate da quattro diversi consiglieri. Il giudizio del Consiglio di Stato e' inappellabile e dara' via libera alla definizione dei campionati: prima con la diramazione degli organici da parte del Consiglio federale, poi con la composizione dei calendari che spettera' alla Lega. Possibile un ulteriore slittamento per il previsto ricorso del Genoa in merito alla vicenda legata all'illecito con Venezia.

Questo l'ordine col quale verranno esaminati i ricorsi:
Gela, Imolese, Rosetana, Perugia, Torino, Napoli (contro Vicenza, Pescara, Messina), Benevento, Bologna, Verona, Spal, Salernitana, Torres. Per ultimo verra' esaminato il ricorso della Figc contro il Messina. Davanti alla sede del Consiglio di Stato sono presenti una ventina di tifosi, sorvegliati da un cordone di agenti. Sono presenti, in particolare, supporters del Torino e del Messina.

A quanto si è appreso dal sindaco di Gela, Rosario Crocetta, gli esiti dei ricorsi saranno resi noti nel pomeriggio: "Penso che sia andata bene - ha detto Crocetta riferendosi al ricorso del Gela - anche perche' il 29 giugno abbiamo raggiunto un accordo con il Comune per la rateizzazione del debito. Ieri siamo stati in Figc per sensibilizzare gli organi federali. E' assurdo pensare che si debba essere elastici a seconda del numero di barricate, ferrovie o traghetti bloccati". La societa' gelese saldera' la sua esposizione debitoria in 57 rate mensili da 6000 euro ciascuna.