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Genoa retrocesso
I liguri dovranno ripartire dalla serie C1, prosciolto Esposito, Preziosi si dimette.

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27 Luglio 2005 -- La Commissione disciplinare della Lega calcio ha retrocesso il Genoa all'ultimo posto del campionato di serie B 2004/2005 per l'illecito commesso nella gara con il Venezia, valida per l'ultima giornata del torneo cadetto. Il club ligure retrocede automaticamente in serie C1 e nella prossima stagione partira' con una penalizzazione di tre punti. Secondo la sentenza, ''Alla Societa' Genoa Cricket and football club S.P.A.'' viene comminata ''la sanzione della retrocessione all'ultimo posto del campionato di Serie B per la stagione agonistica 2004/2005 (art. 13, lett. g) e quella della penalizzazione di tre punti in classifica da scontare nella stagione agonistica 2005/2006 (art. 6, comma 6, e art. 13, lett. f).

Le sanzioni inflitte dalla Commissione disciplinare sono andate, in alcuni casi, al di la' delle stesse richieste del Procuratore Federale. Solo uno dei deferiti, il calciatore Massimiliano Esposito, all'epoca dei fatti tesserato per il Venezia, e' stato prosciolto. I suoi due compagni, Martin Lejsal e Massimo Borgobello sono stati squalificati rispettivamente per sei e cinque mesi. Le altre sanzioni hanno riguardato Michele Dal Cin, dg del Venezia (tre anni e un mese di inibizione) e Roberto Cravero, ds (quattro mesi). Per Enrico Preziosi e Franco Dal Cin, la Commissione disciplinare oltre all'inibizione per cinque anni, ha proposto al Presidente federale la "preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc".

"Il Genoa è la vittima sacrificale di una impostazione inquisitoria della vicenda". E' il primo commento a caldo del difensore della società rossoblu, Alfredo Biondi, alla sentenza della Disciplinare che condanna il Genoa alla serie C1. "Faremo appello in tutte le sedi - ha aggiunto Biondi - e mi auguro che si trovi la serenità necessaria a far valere le buone ragioni, sperando sempre che i giudici le raccolgano. Mi ero illuso - ha concluso con amarezza il legale della società rossoblu - che la meditazione prevalesse su un esame formale della questione. Questa vicenda è cominciata male ed è finita peggio. Il Genoa è la vittima sacrificale di una impostazione inquisitoria: se si intercettassero tutte le squadre, il campionato lo giocherebbero i dirigenti...".