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Marino: “No comment”
La società azzurra preferisce aspettare le notizie ufficiali. A sostegno del Napoli il Napoli Club Parlamento ed il Movimento Neoborbonico.

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09 Luglio 2005 -- “Non commentiamo notizie ufficiose – a dirlo è il direttore generale Pierpaolo Marino - Aspettiamo una comunicazione ufficiale, visto che si leggono e si dicono tante cose diverse, e in seconda battuta cosa dirà il Consiglio federale del 15 luglio per capire davvero come stanno le cose. Prima di allora non ci pronunciamo”.

Dunque il Napoli resta in attesa del verdetto in appello della Coavisoc, atteso per il 14 luglio, e il Consiglio federale del giorno dopo. Il futuro del Napoli dipende dalla situazione degli altri club, e al momento la Covisoc lascia aperte ancora una serie di possibilità . Affinché il Napoli sia ripescato dovrebbero essere cancellate dalla cadetteria quattro squadre. In serie B la situazione di Perugia e Salernitana è grave al punto da non consentirne l'iscrizione, possibile invece per il Treviso. In serie A rischiano il Torino ed il Messina. Prima dei partenopei avrebbero diritto al ripescaggio le retrocesse della passata stagione di B, nell'ordine Vicenza, Pescara e Catanzaro, fuori gioco il Venezia in stato di fallimento.Poi c’è il Genoa, che potrebbe essere riportato in serie B per la vicenda giudiziaria che lo riguarda.

Intanto a Napoli il presidente del Napoli Club Parlamento, il senatore Antonio Gentile, invita alla curatela fallimentare ed ai creditori del Napoli calcio 1926, ad adire ricorso in Tribunale, nel caso in cui il Napoli non venisse ripescato in serie B. “In questo caso - dice Gentile - sarebbe opportuna anche una denuncia penale contro quanti avessero commesso abuso d'ufficio, non comminando le sanzioni previste per il mancato rispetto della perentorietà del 30 giugno per le società non in regola”.

Il Movimento Neoborbonico ha presentato una petizione alla Federazione Italiana Giuoco Calcio e al Coni per la riammissione del Napoli in serie B. Tra le motivazioni addotte dal Movimento, quella di restituire al Napoli un diritto acquisito sul campo lo scorso campionato e ingiustamente strappato dalla Lega Calcio. La richiesta è sottoscritta da 5000 nominativi di neoborbonici e di tifosi che hanno aderito all'appello.