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Mai in vacanza
Sempre più calde le estate calcistiche, molti club a rischio

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04 Luglio 2005 -- E’ scoppiata l'estate ma non il pallone ormai non va più in ferie. Con lui anche i tifosi, che dopo aver sofferto o gioito per i verdetti del campo, rimangono ancora sulla corda perché le inchieste della giustizia sportiva o i bilanci deficitari possono ancora ribaltare i risultati del campo. Quello che un tempo era periodo esclusivo del calcio mercato, con i suoi sogni, speranze e delusioni, oggi che circolano sempre meno soldi e i titoloni al riguardo non illudono più di tanto neanche il tifoso sprovveduto, si è trasformato in un tormento dato che i cuori di molti appassionati rimangono a tremare per la sorte ancora sospesa della propria squadra. Senza contare che qualcuno ha già cominciato a lavorare per la prossima stagione, inseguendo coppe (Intertoto) che sanno più di punizione per i giocatori coinvolti che non di obiettivi gratificanti da raggiungere.

Abbastanza clamoroso quello che sta succedendo in serie B, dove due delle tre squadre che hanno guadagnato la promozione sul campo (Genoa e Torino) rischiano di veder annullata la loro conquista, mentre una terza (Perugia), che il salto di categoria lo ha sfiorato, potrebbe scivolare addirittura nella serie inferiore ritornando nel semianonimato calcistico dopo aver toccato quasi con mano il ritorno nell’elite del pallone. Il Genoa, indagato per illecito sportivo, e il Torino, per una falsa fidejussione, rischiano di rimanere dove sono o di partire in serie A con una forte penalizzazione, mentre Gaucci dovrà fare i salti mortali per risanare in tempi brevi il bilancio del Perugia per evitare il passo del gambero: da una possibile serie A ad una poco gratificante serie C.Tornano pertanto a sperare i tifosi di squadre come Ascoli e Treviso che hanno avuto l’opportunità di tentare il salto di categoria coi i play off, ma che forse non hanno mai molto creduto nella promozione in serie A. E non si sa ora con quale entusiasmo tornano a sperare di poter giocare in un campionato per il quale forse non sarebbero nemmeno sufficientemente attrezzate.

Ma anche tra le squadre già consolidate in serie A ha soffiato qualcosa di più di un refolo di vento, anche se non proprio un’aria di tempesta. Messina e Siena sono state le squadra più chiacchierate per via dei bilanci precari; ma mentre per i toscani ha provveduto il Monte dei Paschi a garantire un debito milionario in materia di Irpef, il club dello Stretto sostiene di aver ottenuto il congelamento del debito dalla Regione Siciliana, ma c’è chi contesta questo privilegio che garantisce solo chi appartiene a una regione a Statuto speciale.