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Il dramma C …ontinua
Perso lo spareggio contro un Avellino cinico e pronto a sfruttare ogni errore di un Napoli che non concretizza.

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19 Giugno 2005 -- E’ un Napoli affranto quello che lascia gli spogliatoi di Avellino tra la gioia ed i festeggiamenti dei tifosi locali. Una gara per alcuni versi molto simile a quella già vista allo stadio San Paolo, con un Avellino pronto a sfruttare e punire il Napoli negli errori e la squadra partenopea che non riesce a concretizzare nonostante le numerose occasioni da rete.

Inizia bene il Napoli al 8’ pt quando Mora serve per Pià che tenta il tiro lungo, Capparella è in zona ma non conclude e la palla termina sul fondo. Nuovamente azzurri in attacco al 15’ pt ma regge bene la difesa irpina con Ametrano (uomo chiave della difesa , uscirà poi per infortunio), che spazza, recupera successivamente la palla Pià che arriva in area ma non concretizza. Al 26’ pt Montervino a lanciare in avanti per Sosa che però si allunga troppo ed il pallone finisce tra le braccia di Cecere. Al 35 del pt’ Grava lancia lungo per Capparella ma intecetta Puleo che virgola, Capparella recupera a pochi metri dalla porta ma il tiro è debole e rasoterra: sprecata una grossa occasione. Dopo solo 3 minuti arriva però la rete dell’Avellino grazie ad un calcio d’angolo battuto da Millesi. Il cross è bass, Brancolino anticipa tutti ed insacca in rete in scivolta tra gli sguardi attoniti dell’impassibile difesa partenopea. E’ comunque subito dopo che il Napoli sciupa con Capparella la possibilità dell’immediato pareggio. Ametrano tenta di spazzare in mezza rovesciata ma non prende il pallone che finisce sui piedi dell’attaccante partenopeo che a porta praticamente vuota lancia alto sulla traversa. La ripresa riprende senza cambi su entrambi i lati. Dopo appena un minuto dall’avvio della ripresa, Bonomi atterra un giocatore avellinese lanciato a rete: è espulsione e rigore. Senza troppi problemi Moretti realizza spiazzando completamente Gianello. Il Napoli etra in crisi, il gioco sembra essente e l’Avellino ne approfitta per rendersi pericoloso in diverse occasioni con Biancolino e Manin che successivamente esce per infortunio. Solo dopo quasi 20’ il Napoli riprende in mano le redini del gioco e comincia a farsi pericoloso fino ad arrivare al 28’ quando Sosa, anche se in modo poco pulito, riesce a deviare in rete un cross di Capparella su calcio di punizione. La rete dà energia al Napoli che tenta l’assalto in tutti i modi: al 35’ tenta il tiro Abate e dopo solo un minuto Cecere salva il risultato devianto un altro colpo di testa di Sosa. Pià ci prova al 46’ ed ancora Abate al 48’ ma la gara termina sul 2-1 dopo una greve sospensione per via di una pacifica invasione di campo. Gli irpini festeggiano, il Napoli si rinchiude nel silenzio, De Laurentiis e Marino lasciamo lo stadio evitando stampa e televisioni.

Non vi è quindi pace per il Napoli ed i suoi sostenitori che dopo una amara estate caratterizzata dapprima dal fallimento e poi dalla retrocessione in serie C1, si ritrovano davanti alla triste realtà di un nuovo campionato in questa categoria. E’ infatti al momento questa l’unica certezza perché ripescaggi, fallimenti, retrocessioni sono al momento solo delle ipotesi e delle voci che potranno trovare conferma solo nelle prossime settimane o addirittura mesi. Ancora una volta, e solo ad un anno di distanza, il futuro calcistico di Napoli si ritrova, in modo più o meno diretto, nuovamente nelle mani della Lega Calcio e dei suoi vertici Cosa accadrà ? Nessuno può dirlo, al momento restano solo un nuovo campionato di serie C1 e tanta amarezza.