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'Pensare ai paly-off'
Marino a tutto campo parla degli ultimi impegni di campionato, di stadio e di decreto antiviolenza

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19 Aprile 2005 -- “Dobbiamo essere impermeabili a tutto affinche' il prossimo mese di giugno sia un vero e proprio piccolo 'mundialito' che ci veda al massimo della condizione tutti poiche' solo in questo modo si puo' vincere". Questa una delle tante dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo del Napoli intervenuto alla presentazione del volume intitolato 'Impianti sportivi in Campania: cosa c'e', cosa fare'.

“Ora sono concentrato solo sui play off, anche se tutti gli altri sono problemi fondamentali per il futuro. – ha aggiunto Pierpaolo Marino - Oggi esiste un presente che ci deve tenere molto concentrati ed impermeabili a qualsiasi tipo di infiltrazione, vuoi politica in senso lato, vuoi tecnica. Ci dobbiamo dedicare a recuperare quelli che devono essere recuperati ma soprattutto ci dobbiamo dedicare a valorizzare quanto di buono ha fatto questa squadra”.

“Le critiche possono solo creare timori ed ansie – ha dichiarato Marino parlando dell’ultimo incontro a reti bianche contro il Sora. Questo nuovo Napoli, quello di gennaio, non deve avere remore perche' sotto la guida di Edy Reja ma anche dall'inizio del girone di ritorno è primo assoluto. Addirittura sotto la giuda di questo tecnico, se si fa una semplice proiezione aiutata da una normale proporzione, si ha una proiezione di 85 punti in un campionato intero. Ciò significherebbe un record dei record. Il secondo posto e' possibile mentre il primo lo è solo aritmeticamente”.

Marino ha poi continuato parlando della sicurezza negli stadi ed a tal proposito ha evidenziato, tra le varie proposte, quella per la quale le societa' calcistiche collaborino, mediante servizi di vigilanza privata, con i controlli negli impianti da parte delle forze dell'ordine.

“Credo - ha proseguito il dg - sia prematuro, dopo una domenica, dire se la violenza è stata sconfitta o meno dalla nuova regolamentazione. Mi piacerebbe molto se piu' che la legge repressiva fosse stato l'atteggiamento responsabile di quanti vogliono bene a questo spettacolo ed intendono proteggerlo perche' quanto accaduto ultimamente ha rappresentato un'aggressione pericolosissima al futuro del calcio. Le società devono innanzitutto cercare,ove possibile, un maggiore dialogo con quanti hanno la responsabilita' dell'ordine pubblico e credo, solo attraverso questo dialogo ed un continuo monitoraggio della tifoseria, si possa raggiungere un risultato importante. In prospettiva, per quanto non sia d'accordo con quanti considerano l'interno dello stadio una zone franca che deve essere controllata dalla societa', ritengo si possa anche pensare ad un aiuto da parte delle societa' calcistiche nel mantenimento dell'ordine pubblico quindi ad una polizia privata”.

Altro argomento trattato dal direttore sportivo del Napoli è stata la vicenda stadio che nelle scorse settimane aveva creato qualche polemica. “Sullo stadio San Paolo c'e' un impegno firmato dalle parti che dobbiamo ritenere valido. A questo punto c'è poco da commentare, ma solo da pensare che quanto si è stipulato e' valido”.

“Noi - ha aggiunto Marino - stiamo gia' progettando e contiamo su quanto abbiamo sottoscritto con l' amministrazione comunale. Con il sindaco Iervolino e l' assessore Oddati, per quanto ci sia stato un gioco delle parti, c'e' grande stima e considerazione. Loro stanno bene amministrando la citta' da tanti anni e pensiamo che quanto concordato con loro sia valido perche' sono amministratori molto seri ", ha detto ancora il Dg del Napoli.

Quanto alla possibilità della costruzione di un nuovo stadio Marino ha detto: "uno stadio meno capiente del San Paolo non avrebbe senso di fronte ad una passione che è dilagante e che si preannuncia ancora di piu' tale in futuro. Noi non possiamo togliere il calcio dal vivo ai napoletani che non sono mai stati un popolo da pantofole e televisione. I tifosi del Napoli sono un pubblico da stadio". L' ipotesi di costruire per gli europei del 2012 un nuovo impianto in un' area nei pressi di Scampia "potrebbe essere anche un toccasana'' - ha concluso il Dg del Napoli - ma solo se programmata in maniera adeguata e con uno stadio capientissimo”.