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Reja cade nella tana del Lupo
Napoli sconfitto ad Avellino con un gol di Rastelli e di Biancolino, si interrompe la striscia di vittorie positive.

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13 Febbraio 2005 -- Si è chiusa male la 23esima giornata di campionato per il Napoli di Reja che è stato sconfitto dall'Avellino di Cuccureddu, Avellino che non batteva gli azzurri dal lontano 12 febbraio del 1984, Avellino-Napoli 1-0 con gol di Romon Diaz. Anche stavolta la vittoria dei lupi è nata da un ex calciatore azzurro, infatti è stata la rete di Rastelli che ha fatto saltare gli schemi ed i piani degli azzurri. Evidentemente, agli azzurri non porta bene anche la presenza dell'arbitro Ciampi, che aveva già diretto il Napoli in occasione della trasferta a Reggio Emilia ed anche in quella occasione il Napoli chiuse il primo tempo sullo zero a zero e poi alla fine perse per due a zero. Andiamo come sempre nella ricostruzione della gara che in realtà non ha offerto grandi emozioni se si esclude il momento di commozione iniziale quando è stato ricordato Sergio Ercolano.

Il primo tiro in porta degno di nota arriva al 13' con un tiro cross di Fontana che finisce alto sulla traversa. Risponde l'Avellino al 15' tiro dalla lunga distanza di Fusco, la palla rimbalza proprio davanti a Gianello che però riesce a respingere, poi Grava devia in angolo. Sulla battuta del corner allontana Scarlato di testa. Per arrivare ad una nuova azione bisogna aspettare il 41' quando da un cross di Moretti dalla sinistra a tagliare tutta l'area di rigore del Napoli, nè Rastelli, nè Biancolino riescono a raggiungere la palla che termina sul fondo. Al 46' Biancolino salta Grava sulla sinistra va sul fondo ed entra in area, poi crossa al centro ma per fortuna la difesa azzurra riesce a liberare. Su questa azione termina il primo tempo.

La ripresa cominica sulla falsa riga del primo tempo. Al 6' su punizione battuta da Fontana dalla sinistra la palla giunge a destra dove riesce a crossare Grava, poi Cecere ostacolato da un suo compagno reclama con l'arbitro che lo ammonisce. All'11' cross dalla sinistra di Rastelli a pescare in area Biancolino che ostacolato da Bonomi colpisce di testa mandando la palla fuori. Al 21' azione di contropiede innescata da Abate che va via sulla sinistra poi serve Corrent che avanza per linee centrali e dal limite tenta la botta che però finisce alta sulla traversa. Al 24' tiro dal limite di Capparella che finisce alto sulla traversa. Al 25' ci prova anche Sosa ma il suo tiro da posizione defilata sulla destra termina abbondantemente a lato. In quello che sembra il momento migliore del Napoli ecco, però che arriva il gol dell'ex al 30': da un cross dalla sinistra da metà campo di Moretti, Rastelli lasciato solo in area da Grava e Ignoffo si inserisce insaccando di testa. Il Napoli non riesce a reagire, Reja manda in campo Pià al posto di Montesanto ma è ancora l'Avellino al 36' ad andare in gol: Biancolino salta prima Ignoffo e poi Scarlato, poi entrato in area a tu per tu con Gianello mette in rete sul secondo palo.GLi azzurri cercano almeno di mettere a segno il cosiddetto gol della bandiera. Ci prova al 41' Fontana con un calcio di punizione dal limite guadagnato da Capparella, ma Cecere si stende e devia. Al 45' ci prova ancora Fontana con un tiro dal limite scoordinato che finisce alto sulla traversa.

Si chiude così la gara tra i festeggiamenti dei tifosi dell'Avellino che recuperano con questa vittoria due punti sul Rimini. Il Napoli, invece perde la terza posizione ai danni della Reggiana che ha vinto ed è ora quarto con il Lanciano. Indubbiamente ha influito sul risultato il campo di gioco che ha sfavorito gli azzurri che tra l'altro alle prese in settimana con l'influenza sono parsi un po' piantati sulla gambe e poco brillanti, così come ha poi confermato lo stesso tecnico Reja intervistato a caldo: "Il campo non ci ha favorito - ha detto il tecnico azzurro - la partita ce la avevamo in mano, ma ci sono stati due errori difensivo nostri, poi ha fatto gol Rastelli che non è che è molto forte sui colpi di testa, siamo fortemente in ritardo rispetto al Rimini, la squadra ha giocato a testa alta fino al momento del gol ripensando anche a tutti i problemi che abbiamo avuto in settimana, ripeto il campo ci ha sfavorito, non era un campo di calcio era una risaia".

Comunque sul risultato hanno influito le amnesie difensive di Ignoffo e Scarlato condizionate da una non freschezza atletica dovuta all'influenza e dalle assenze di Monterivno e Consonni. Infatti fino al momento del gol il Napoli non aveva corso rischi e anzi a dispetto del primo tempo l'Avellino non aveva fatto alcun tiro in porta degno di nota, mentre il Napoli che ha ottenuto uno sterile possesso palla stava spingendo per cercare di ottenere i tre punti e ci stava provando con dei tiri dal limite di Corrent, di Capparella e di Sosa entrato, forse con un po' di ritardo al posto di Calaiò. Comunque, adesso non è il caso di drammatizzare ed, anche se la sconfitta brucia, in un certo qual modo potrebbe rivelarsi in futuro un vantaggio per gli azzurri nel discorso play-off. Adesso Reja avrà quindici giorni di tempo per rimettere in sesto la squadra, infatti ci sarà la sosta e si riprenderà il 27 febbraio in casa con la Spal. Speriamo che per tale data la sconfitta sarà smaltita e gli azzurri potranno riprendere la marcia per proseguire nel patto "play-off".