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Maradona e il Fisco
Ultimo round in cassazione, difesa chiede annullamento maxi multa da trenta milioni di euro

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13 Dicembre 2004 -- La disputa tra Diego Armando Maradona e il fisco italiano arriva in Cassazione. Mercoledi' prossimo e' in programma l'ultimo round dopo che le commissioni tributarie hanno respinto i ricorsi presentati dal maxi-collegio difensivo composto da oltre 130 tra commercialisti e avvocati napoletani, che chiedevano l'annullamento della multa di circa 30 milioni di euro comminata a Maradona nel '91 per evasione fiscale. L'ex Pibe de Oro sara' rappresentato dinanzi alla Suprema Corte dal deputato e avvocato Vincenzo Siniscalchi, suo difensore storico, e dall'avvocato Francesco Giuliani.

Quest'ultimo, napoletano e fan di Maradona, fa parte del maxi-collegio che gratuitamente assiste l'ex campione argentino, promosso dal commercialista e docente universitario Giuseppe Pedersoli unitamente al suo collega Michele Saggese: per loro, e' la tesi finora portata avanti, Maradona non avrebbe mai materialmente ricevuto gli atti, e cio' gli avrebbe impedito di difendersi nei termini previsti dalla legge. Per le stesse fattispecie - compensi per lo sfruttamento dei diritti d'immagine corrisposti a societa' con sede all'estero - nel '94 i calciatori Careca e Alemao, compagni di squadra di Maradona nel Napoli, erano invece stati assolti proprio perche' messi in condizione di difendersi.

Le commissioni tributarie hanno considerato invece valida la notifica, avvenuta nel '91, nella residenza napoletana del fuoriclasse argentino, nella quale il messo notificatore definiva Maradona ''sloggiato'' dall'appartamento e ''sconosciuto''. A giudizio del commercialista Pedersoli, ''deve esserci grande fiducia nella magistratura. Un contribuente non puo' essere considerato evasore solo perche' non ha avuto la possibilita' di difendersi. E poi un Maradona sloggiato e sconosciuto fa sorridere. Sono convinto che il 15 dicembre sara' il giorno della verita' e che la Cassazione riconoscera' le ragioni di Diego Armando Maradona''. Entro sei mesi dall'udienza si dovrebbe conoscere, secondo le previsioni della difesa, il verdetto.(ANSA).