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Ventura: Sarà dura in questa C
"Altro che calcio fisico! Qui si gioca bene e c'è qualità. Bisogna mettersi a lavorare sodo, non vinceremo solo perchè siamo il Napoli"

13 Settembre 2004 -- Una domenica di studio, ieri pomeriggio per il nuovo allenatore azzurro Giampiero Ventura. Scelto dal dg Marino e dal presidente De Laurentiis per rifondare il Napoli dalle ceneri del fallimento in cui si è sbriciolata la vecchia società, il tecnico ligure ha fatto una prima puntata sulla serie C1, una categoria che lo ha visto in passato grande protagonista, ma da cui manca da diversi anni ormai. E' legata, infatti, alla splendida cavalcata del Lecce la sua ultima apparizione in terza serie. Ormai datata 1996, la vittoria del campionato di C1 con i salentini chiuso al primo posto in classifica con 16 vittorie, 13 pareggi e 5 sconfitte, 51 gol realizzati e 29 subiti è ormai un ricordo lontano.

Tra l'altro il calcio di terza serie è notevolmente cambiato negli ultimi anni, cresciuto notevolmente sia dal punto di vista tecnico-tattico che sotto l'aspetto agonistico. Lo ha potuto constatare di persona lo stesso Ventura già alla prima di campionato. Dunque è bene mettersi subito a studiare. Prima lezione al Santa Colomba ieri pomeriggio: "Mi aspettavo di vedere grande agonismo, invece ho dovuto notare che anche in serie C1 si gioca al calcio. Eccome se si gioca. C'è qualità e tanta organizzazione", ha detto l'allenatore partenopeo ascoltato dai cronisti sugli spalti dello stadio sannita nell'intervallo del match. A Benevento era di scena il Cittadella, primo ostacolo che il nuovo Napoli incontrerà sulla sua strada il prossimo 26 settembre al San Paolo, prima gara in assoluto degli azzurri in serie C (quelle con la Vis Pesaro e Fermana, in programma ieri e domenica prossima saranno recuperate in data ancora da destinarsi).

Ma che avversario ha potuto ammirare Ventura? "Il Cittadella visto all'opera durante il primo tempo mi è sembrata squadra ben messa in campo - ha dichiarato il tecnico che ha abbandonato lo stadio ad inizio ripresa - organizzata, duttile e votata al gioco (4-2-3-1 il modulo adottato dall'allenatore Maran,ndr), sa esprimersi bene, altro che agonismo. Bisognerà lavorare sodo per affrontare un campionato che si annuncia duro e difficoltoso sin dalle prime battute. Pensare di poter vincere solo perchè siamo il Napoli è una idea sbagliata. Bisogna convincersi in fretta di questo".

Quattro difensori (Milani, Cozza, Giacobbo, ex Ancona, Marchesan), due centrocampisti-filtro davanti alla difesa (Mazzoleni e Mazzocco) e tre ruoli ibridi (Amore, Sgrigna, De Gasperi) e un attaccante vivace (Crocetti, ex Vis Pesaro ed autore del gol nonchè tra i migliori in campo): ecco come si è presentata al debutto la prima rivale del Napoli in serie C1. Una squadra che si è sbriciolata solo sotto i colpi di Massaro, Mastrolilli e De Palma, ma a lungo in partita e comunque mai arrendevole. Nella missione sannita alla scoperta della serie C1, Ventura era accompagnato dal suo secondo, Carlo Tebi, che ha anche ammesso che la trattativa per Molino, il bomber del Benevento esperto in C, c'è stata ed è ancora in piedi: "Un calciatore importante. Farebbe comodo a chiunque. Vedremo, la società sta lavornado per allestire una squadra competitiva".

Articolo di Tullio Calzone dal CORRIERE DELLO SPORT