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E adesso ridateci la B
Dichiarazione congiunta del sindaco Iervolino e del governatore Bassolino che auspicano la B, Gaucci amareggiato.

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04 Settembre 2004 -- L'orientamento espresso oggi dal tribunale fallimentare di procedere all'accordo transattivo con la Federcalcio sulla base dell'offerta avanzata dalla Napoli Soccer di Aurelio De Laurentis "va nella direzione da noi auspicata e per la quale abbiamo attivamente lavorato". E' il senso di una dichiarazione congiunta del presidente della regione Campania, Antonio Bassolino, e del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, i quali sottolineano che in tal modo "si raggiungono due obiettivi significativi e non scontati: l'iscrizione della nuova squadra della citta' al calcio professionistico e il soddisfacimento dei creditori, con il mantenimento dei posti di lavoro per i dipendenti del Calcio Napoli".

Bassolino e Iervolino ribadiscono l'esigenza che la Federcalcio, nella riunione del consiglio di martedi' prossimo, "valuti la decisione di iscrivere il Napoli alla serie B". "Si tratta - affermano - di dare riconoscimento ad un diritto conquistato sul campo da parte della squadra della citta', che vanta profonde tradizioni calcistiche e milioni di tifosi in tutto il mondo. Il nuovo Napoli nasce con le giuste premesse imprenditoriali, un importante investimento economico e l'entusiasmo necessario". Il presidente della regione e il sindaco concludono sottolineando che "l'intero sistema calcistico si gioverebbe della presenza del Napoli in B" e attendono che "lo stesso governo abbia il massimo di considerazione per la terza citta' d'Italia e per i tanti tifosi e sostenitori del Napoli".

"Sono amareggiato, molto amareggiato. Ai tifosi del Napoli dico che restano nel mio cuore ma anche che questo e' un gioco politico". Cosi' Luciano Gaucci ha commentato a caldo la notizia della decisione della settima sezione del Tribunale partenopeo di assegnare il Napoli al produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis. "Sono amareggiato - continua Gaucci - quando si vedono cose strane come ad esempio il fatto di decidere di andare al Tar e poi di rinunciare. Sono certo che se si fosse ricorsi al Tar del Lazio e poi al Tribunale di Napoli le cose sarebbero andate diversamente e la squadra avrebbe disputato il campionato di serie B". L'ex presidente del Perugia tiene a precisare che non e' stato lui a ritirarsi "ma chi questa sera ha deciso di stipulare un accordo". Gaucci, insieme con il suo staff, non esclude azioni di risarcimento, e iniziative anche in sede penale. "Valuteranno i miei legali", ha concluso.