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Attendendo la soluzione
Il sindaco si dice amareggiato mentre il presidente della regione si augura una risoluzione del caso. I tifosi, no ad altri campionati diversi dalla B.

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13 Agosto 2004 -- Giro di dichiarazioni dopo la decisione del tribunale di Napoli di bloccare il campionato di B e alcune gare di Coppa Italia, intanto dopo 12 anni di presidenza Luciano Gaucci lascia il Perugina.

Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, intervenendo sulla vicenda del calcio Napoli ha così commentato: “Sono profondamente amareggiata di quanto sta accadendo e mi preoccupa che nel giorno in cui cominciano le Olimpiadi, che dovrebbero trasmettere messaggio di pace e serenità, una questione sportiva si sta tramutando in una guerra tra ordinamenti giuridici”. Il primo cittadino ha poi ammesso la propria apprensione per le conseguenze quanto sta accadendo “Mi preoccupo che quanto sta accadendo possa infuocare gli animi dei tifosi ed avere una ricaduta non positiva. Domani si gioca Bari - Messina, spero che tutto si svolga tranquillamente. Non vorrei che da una parte ci fossero i giocatori,dall'altra i carabinieri“. La Iervolino ha poi concluso affermando che “si è stati capaci di creare una guerra intorno a un problema al quale, con un pò di buon senso e volontà reciproca, si poteva trovare soluzione“.

Anche il presidente della Regione Campania Bassolino è intervenuto in merito alla decisione del tribunale di sospendere il campionato di serie B e quattro partite di Coppa Italia. “Dopo l'odierna decisione del Tribunale di Napoli appare ancora più necessaria la ricerca di un'intesa tra tutti i soggetti interessati, ed appare ancora più saggia e giusta la partecipazione del Napoli, conquistata sul campo, alla serie B. Su questa strada - ha aggiunto il governatore – continueremo a muoverci con responsabilità istituzionale e con determinazione”.

Il presidente della provincia di Napoli, Dino Di Palma si è detto invece ottimista, sperando in una soluzione che garantisca la permanenza in B. “ E' evidente - afferma - che ci troviamo di fronte ad una contrapposizione tra Tribunale di Napoli e Federcalcio ma non vorremmo che la squadra e la città pagassero le conseguenze di questo scontro “. Il presidente Di Palma si è poi detto convinto che “la Federcalcio saprà in questi giorni trovare una soluzione adeguata a garantire il diritto del Napoli di giocare in serie B svolgendo con attenzione e senso di responsabilità il proprio difficile compito”.

Infine, ma non per ultimi, sono intervenuti i rappresentanti dei tifosi riuniti ancora una volta sotto il nome di Orgoglio Partenopeo. I rappresentati dei tifosi hanno in modo chiaro e coinciso ribadito il “no“ alla partecipazione del Napoli a qualsiasi altra serie che non sia la B. “Ad eventuali gestori della nostra squadra - affermano - chiediamo di fare meno dichiarazioni- spettacolo ma di far iniziare il prima possibile lo spettacolo del calcio giocato. Nel frattempo - dicono i tifosi - noi vigileremo attenti sulle vicende burocratiche del calcio. Infine ci riserviamo di organizzare ulteriori iniziative perché noi ci siamo e non molliamo. Chiediamo quello che ci spetta“.