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La Fallimentare salverà il Napoli?
E' scontro aperto tra il tribunale di Napoli e la Figc, Gaucci convocato dal giudice Caria, venerdì la squadra partirà per il ritiro.

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04 Agosto 2004 -- La situazione intorno al calcio Napoli e in generale al calcio a Napoli resta ingarbugliata ma alcuni 'mosse' della Fallimentare lasciano intravedere qualche barlume di speranza. Ricapitolando gli avvenimenti della giornata appena passata c'è da dire che le quattro cordate hanno presentato i documenti per la richiesta del Lodo Petrucci ma, secondo indiscrezioni, nessuna di queste ha messo le garanzie fondamentali, ovvero i 7milioni di euro richiesti dalla Figc. Visto che i tentativi presso la Figc a Roma dell'assessore Oddati per allungare i termini di presentazione di tali garanzie oltre la mezzanotte della giornata appena passata non sono andati a buon fine, teoricamente le quattro cordate non possono aderire al Lodo Petrucci e quindi, sempre in linea teorica, il Napoli dovrebbe riaprire, a questo punto, dalla terza categoria.

In attesa, però dell'arbitrato del CONI e della sentenza del Consiglio di Stato sul fitto del ramo d'azienda, dove non sono arrivati gli imprenditori e le istituzioni potrebbe arrivarci, paradossalmente, proprio l'ente che ieri l'altro ha decretato la fine della SSC Napoli, cioè la settima sezione fallimentare del tribunale di Napoli. Infatti, insieme con la sentenza di dichiarazione di fallimento del Calcio Napoli, il Tribunale ha affidato al curatore Nicola Rascio e agli altri due componenti del pool che lo affiancherà, Francesco Fimmanò e Alfredo Contieri, un 'supermandato' con l'obiettivo preciso di mantenere il Napoli in serie B per salvaguardare il bene più prezioso per il pagamento dei creditori, e cioè il titolo sportivo. La strada da perseguire prevede espressamente azioni giudiziarie, ricorsi d'urgenza ex articolo 700 ed al Tar, una vera e propria battaglia legale con la Figc, il Coni e le Leghe professionistiche pur di ottenere l'iscrizione alla B.

In serata, il lavoro dei curatori fallimentari che tendono ad agire d'urgenza sul titolo sportivo per vedere se ci sono i margini per portare comunque la squadra all'iscrizione del campionato di serie B, ha subito una accelerazione con la convocazione di Luciano Gaucci a CastelCapuano. Al termine dell'incontro Gaucci, intervistato dai numerosi cronisti, si è detto molto soddisfatto ed ha confermato che gli è stato chiesto di rafforzare le garanzie del contratto di fitto di ramo d'azienda già sottoscritto con la Società Sportiva Calcio Napoli: "Siamo soddisfatti - ha detto Gaucci - i curatori hanno detto che collaboreremo insieme perchè le cose vadano bene. Sembra che la Fallimentare la pensi come me, il Napoli deve giocare in serie B". Da domani dovrebbero dunque essere avviate tutte le azioni necessarie in questo senso. Secondo quanto si è appreso, poi, al curatore fallimentare Nicola Rascio, verrebbero "prestate" le consulenze di Francesco Simmanò e Alfredo Contieri che sono già stati consulenti dei giudici fallimentari. Tra le ipotesi che sembrano prendere corpo quella di una sorta di asta del titolo sportivo che permetta di racimolare quanto serve a soddisfare i creditori e a iscrivere il Napoli in B, "un diritto acquisito sul campo", come sottolinea Gaucci.

Il patron romano ha fatto sapere che i giocatori della Napoli Sportiva partiranno venerdì prossimo per il ritiro a Tarvisio (in Trentino). Luciano Gaucci ha dato ordine al diesse Guido Angelozzi di far partire le convocazioni ai 21 giocatori che hanno firmato transazioni, più alcuni neo acquisti come il portiere Kalac e forse Fusani o Di Francesco. A salire sul pullman come allenatore Angelo Gregucci: "E' un mio dovere far preparare la squadra - spiega Gaucci - perchè altrimenti potrei essere richiamato dal curatore fallimentare per il fatto di non aver preparato la squadra al prossimo campionato". Angelozzi, comunque, rinvia a qualche giorno per notizie più dettagliate: la squadra dovrebbe alloggiare a Camporosso mentre l'attività sportiva sarà svolta a Tarvisio, presso il Polisportivo Comunale.