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Niente liberatorie
I calciatori rifiutano l’accordo, Gaucci denuncia “ci vogliono in C”. Inoltrato il ricorso al Tar del Lazio. Zanini: proposta inaccettabile

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23 Luglio 2004 -- Non finiscono le notizie negative per il Napoli in questa giornata già caratterizzata dal no del Coni alla proposta di fitto del ramo d’azienda. E’ stato infatti annullato l’incontro con i procuratori che, secondo gli accordi dei giorni passati, avrebbero dovuto fornire alla dirigenza della società le liberatorie dei calciatori ancora sotto contratto e senza stipendio da diversi mesi. Va precisato in particolare che tale sviluppo si è avuto in quanto tutti i giocatori si sono rifiutati di sottoscrivere l’accordo proposto da Gaucci che prevedeva, di massima, il pagamento del 72% dello stipendio lordo (50% circa netto).

Dura al riguardo la reazione di Gaucci che ha così commentato questa notizia. "In questa nuova prospettiva ciò che più mi preoccupa è il fatto che i giocatori non abbiano firmato le liberatorie e non la sentenza negativa del colleggio arbitrale del CONI. Noi non arrendiamo, procediamo sulla nostra strada. Abbiamo fatto contratti a direttori sportivi, Guido Angelozzi, allenatori, Angelo Gregucci e giocatori, il portiere Kalac, e prenotato il ritiro. Noi stiamo facendo tutto per mantenere la serie B, altri lo stanno facendo per andare in serie C”.

In merito alla manifestazione 'Orgoglio Partenopeo' prevista per lunedì al San Paolo, Gaucci ha confermato la sua presenza precisando che comunque non vi saranno sorprese. “Le sorprese, così come le trattative, dobbiamo congelarle. Noi vogliamo pagare sia Salvatore Naldi, sia i calciatori che i creditori mentre altri, come l'Azzurra Calcio Napoli Spa, vogliono solo speculare. Non penso che il Tribunale voglia dare ragione a chi non vuol pagare. Io mi sento napoletano a tutti gli effetti, i napoletani non vogliono mollare la serie B ed io con loro”.

A difendere la presa di posizione dei calciatori è intervenuto Zanini, che dal ritiro con il Genoa, ha così commentato. "Abbiamo già fatto in precedenza dei sacrifici, in questo momento le situazioni sono diverse per ciascuno di noi. Le offerte sono troppo soggettive, sarebbe stato più giusto, parlarne singolarmente così come è stato fatto per i contratti. Bisognerebbe diversificare le offerte".

Intanto questa mattina è stato depositato al Tar del Lazio, per conto della Napoli Sportiva, la richiesta di sospensiva del mancato riconoscimento all'iscrizione al campionato di serie B. Anche il commercialista e socio di minoranza, Francesco Serao, ha fatto ricorso al Tar ritenendosi danneggiato per la mancata iscrizione della società locataria del ramo sportivo.