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‘’Siamo fuori tempo massimo’’
Corbelli si dice poco fiducioso e prospetta un campionato di C1 o C2 per una società ‘spinta’ verso il fallimento

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16 Luglio 2004 -- L’ex presidente del Napoli, Giorgio Corbelli, torna a parlare della squadra partenopea prospettando una situazione che dal suo punto di vista appare certamente poco rosea.

“Faccio il tifo per la società partenopea e mi auguro ogni suo bene ma bisogna aprire gli occhi, capire cosa sta succedendo. Il percorso di Gaucci è un percorso in salita. E’un percorso contro le leggi, e comunque non previsto dalla carte federali. Sin primo momento si evinceva dalla parole di Carraro e dalle parole del presidente Galliani, l’impercorribilità di questa strada in quanto non si vogliono creare precedenti particolari. Per questo motivo quindi era certamente più facile percorrere la strada del salvataggio perché passava attraverso il finanziamento non dell’intero debito del Napoli ma solo di una parte in quanto almeno la metà del passivo poteva essere concordato con pagamento quinquennale con l’erario.”

Corbelli ha poi aggiunto delle sue considerazioni sulle cause di quanto sta accadendo intorno alla società. “Purtroppo ha giocato contro il Napoli, l’esperienza della Fiorentina e l’ipotesi “Lodo Petrucci”. Queste due cose hanno fatto immaginare a tutti gli investitori possibili, che il Napoli si può prendere senza pagare. Ragion per cui si è scattato il meccanismo, meglio una categoria in meno che salvare il Napoli. Ci tengo comunque a precisare al riguardo che sono contro i ‘Della Valle’, sono contro chi sarà il nuovo proprietario del Napoli, senza averlo pagato”.

Anche nei confronti di Gaucci, Corbelli appare poco fiducioso. “Gaucci è una strada intermedia tra chi vuole prendere la società dopo il fallimento e un po’ prima, comunque non sono un veggente ma penso si passerà attraverso la mancata iscrizione. Doveva fare uno sforzo in più,doveva mettersi con qualche imprenditore napoletano, tirare fuori quei dieci milioni di euro che servivano per salvare il Napoli. Anche l’offerta di cui si parla, pari a 46 milioni di euro, è solo teorica non è vera, perché sicuramente il progetto della cordata è un altro, è quello di impossessarsi della società Napoli, cioè della squadra, del diritto a partecipare alla serie B, attraverso questo contratto inusuale. Comunque al momento non ho notizie dirette sullo stato della società perché gli interessati non hanno più interloquito con me, appunto perché immaginano di prendere il Napoli senza pagarlo. Conosco solo quanto leggo sulla stampa e mi sono convinto del fatto che stiamo fuori dal tempo massimo. Non dimentichiamo che se i regolamenti non verranno rispettati, gli eventuali aventi diritto agiranno e agiranno in maniera molto forte. Gli interessi in ballo sono molto alti e, certamente, per Mattarese fare la serie C o la serie B non è la stessa cosa. Quindi favorendo gli uni, si finisce per colpire gli altri, ragion per cui è molto difficile per chi deve far rispettare i regolamenti, non farli rispettare”.

Infine Corbelli ha concluso parlando del credito che ancora vanta nei confronti del Napoli e del futuro poco roseo che prospetta per la società: “Il mio credito è al di fuori della Società sportiva Napoli Calcio, e proprio per tali ragioni ho vissuto da spettatore, con la speranza ogni mattina di leggere sul giornale che un imprenditore sarebbe arrivato a coprire questi dieci milioni per iscrivere la squadra al campionato. Sinceramente ritengo che non ci sia nessuna possibilità di vedere il Napoli iscritto alla serie B, ma al più in C2 o in C1, dipende dai percorsi. Vedremo in tal caso una vera e propria gara tra almeno dieci pretendenti e finalmente sapremo i nomi e cognomi di coloro che hanno pregato e sperato e ottenuto il fallimento del Napoli.”