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In fiamme le auto di Del Genio
Atto vandalico nei confronti del giornalista di TCS, dura condanna delle Associazioni giornalistiche e di stampa

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27 Giugno 2004 -- Ennesimo episodio di cronaca nera nell’ambiente calcistico partenopeo, questa volta ad esserne vittima è stato Paolo Del Genio, noto giornalista sportivo di TelecapriSport. A soli pochi giorni dall’attentato nei confronti dell’ex presidente Ferlaino, anche questa volta sono state date alle fiamme le due auto di Del Genio, parcheggiate in prossimità dell’abitazione del giornalista.

Le indagini sono tuttora in corso e non vi sarebbero fermi né indagati nonostante questa volta vi sia stata la rivendicazione del gesto, effettuata attraverso un volantino lasciato in prossimità del luogo dell’incidente. “E' iniziata la nostra battaglia contro imprenditori, istituzioni e giornalisti i quali hanno contribuito all'attuale condizione della nostra squadra. Colpiremo ovunque e dovunque da oggi in poi. Il Napoli ai napoletani veri.” Questo quanto scritto sulla nota a firma di una sedicente ‘frangia ostile’.

Dure condanne all’accaduto e solidarietà sono state espresse da diversi esponenti del mondo sportivo e della stampa. Sono intervenuti tra l’altro il presidente dell'Associazione della stampa Gianni Ambrosino ed il presidente dell'USSI Toni Iavarone che in una nota comune hanno chiesto “un immediato intervento del prefetto e del questore per tutelare l'incolumità dei giornalisti esposti ad attentati vili da aggressioni che hanno come obiettivo quello di limitare la libertà di Stampa”.

“L'attentato di stanotte al collega Paolo Del Genio ripropone in tutta la sua drammaticità la difficoltà di offrire una corretta informazione - affermano Ambrosino e Iavarone - l'episodio che ha colpito il collega di Telecapri, segue a distanza di una settimana, un'altro tentativo di aggressione all'esterno della sede del calcio Napoli verso un giornalista che svolgeva il proprio lavoro”.

“I giornalisti sportivi non fanno altro che informare sulle vicende che investono il Napoli, e chi crede di usare questi sistemi certamente non bloccherà i loro puntuali e quotidiani resoconti volti ad esercitare la libertà di Stampa”.