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Naldi a 'Number two'
Il presidente del Napoli, Toto Naldi, torna a parlare in tv con una intervista esclusiva rilasciata all'emittente napoletana 'Canale34'

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08 Giugno 2004 -- Clicca qui per guardare l'intervista rilasciata a Canale34 da Naldi
Nel corso della puntata settimanale di 'Number Two' popolare trasmissione televisiva in onda su canale34, Ivan Zazzaroni presentatore tra l'altro della domenica sportiva è riuscito a strappare una intervista esclusiva all'attuale patron del Napoli: "Rimanere presidente il 21 giungo significa essere accompagnato e non ostacolato - ha esordito Naldi - io credo che ho vissuto tante settimane chiave ed il 21 giugno non sono ancora convinto di fare e festeggiare i due anni da presidente. Ho avvertito un cambiamento - prosegue Naldi rispondendo alle domande di Zazzaroni - ma la concretezza ancora non è certezza. Io sto lavorando mi auguro che tutto questo avvenga non solo come avvertimento ma anche per avere la concretezza per dire ai tifosi state tranquilli perchè Naldi rimane a condurre questa società"

"I 120 miliardi che ho investito nel calcio Napoli sono 'concretezza' che significa che non è che sono stati investiti per regalarli a Ferlaino o a Corbelli. C'è una cosa sostanziale che nessuno dice e io ribadisco e cioè che il calcio deve premiare Naldi perchè è l'unico che ha messo tanti soldini nel calcio, altre persone, invece, li hanno presi. Con questo mi riferisco in generale al calcio. Nessuno o pochi vivono questa città come l'ho vissuta io, nel senso di cuore, coraggio e denari, dovrei essere ringraziato, sto aspettando chi mi ringrazia". Parlando poi della salvezza del club azzurro, Naldi ha detto: "Alla salvezza devono partecipare tutti stando vicino al presidente e c'è un'occasione che forse è sabato. Sabato, se c'è la partita al san Paolo, bisogna partecipare e chi crede in Naldi deve essere presente". Naldi ha poi parlato di ostacoli che non hanno permesso al club di crescere tenendo gli sponsor lontani e non consentendo alle strutture societarie, tipo settore giovanile, di crescere. Il presidente ha specificato che questi ostacoli sono stati ad esmpio le cinque giornate di squalifica, ma anche altri fatti che hanno vissuto e saputo leggere tante persone, poichè questi ostacoli sono stati parecchi.

Il presidente parlando di presunti 'aiuti' avuti dal Napoli ha fatto capire che il club azzurro è stato, in realtà, usato per poter aiutare la Fiorentina: "La Federazione a modo suo dice di aver aiutato il Napoli ribadendo che l'anno scorso è stato salvato il Napoli, invece io sostengo che è stata portata la Fiorentina in serie B, non è stato salvato il Napoli, il Napoli si è salvato da solo, mentre la Fiorentina, a pieno titolo, ha fatto quest'anno un campionato di serie B". Zazzaroni ha poi chiesto la cosa che più interessa i tifosi in questo momento e cioè se il Napoli fallisce: "Prima del 14 giugno non lo so dire - ha risposto Naldi - perchè c'è una riservatezza tale che non mi puoi far rispondere, perchè ci sono delle consdizioni che possono portare e poi lo dimostrata anche un socio che dice che è proprietario di un azionariato però, non versa niente - chiaro il riferimento a Corbelli - Allora deve uscire da questa contrarietà - ha proseguito Naldi - o è socio di maggioranza o non lo è! Se è azionista di maggioranza deve versare lui! Adesso però non è il momento di dire queste cose in televisione, ci stanno i professionisti, Corbelli così risponde, rispondo pure io. I professionisti hanno questa attività, in televisione non si deve fare questo, io non mi abbasso al suo livello, c'ho una cultura diversa, ho una famiglia da rispettare, non posso mettere in ballo questo, i tifosi lo sanno".

Naldi ha poi parlato anche della Lega Azzurra dicendo che è formata da professionisti seri: "C'ha un solo difetto - ha detto Naldi - che non può fare niente in questo momento, può farlo domani con una attività legata al presidente della società calcio Napoli. Il presidente del Napoli è stato chiarissimo con Vicino ed i professori rispettabilissimi e ha detto non è il momento di andare a fare un attività del genere perchè io non voglio prendere in giro i tifosi che versano i 50 euro. Io sono diverso da chi con amore , con entuisiamso, vuole legare tutta la tifoseria al mondo del calcio Napoli. Io dico che non c'è la possivbilità perchè i tifosi devono sapere la verità alla lettera, non sono la persona che può illudere i tifosi. Ai tifosi dico di venire sabato a vedere chi ha difeso questo titolo sul campo e se lo merita dal primo all'ultimo dei calciatori. Venite e dimostrate cosa significa stare vicino a questa società, perchè questo serve a Naldi per programmare il futuro. Io li ho visto allontanati: chi è tifoso comunque deve partecipare, deve stare vicino nel bene e nel male".

"Se resto, il programma resterà invariato, le risorse umane che faranno parte della società saranno diverse in poche persone, am queste persone avranno los tesso entusiasmo di chi ha lasciato la società. Il mio errore più grande è stato quello di non essermi occupato delle vicende della società in prima persona, come fanno altri presidenti, perchè mi sono fidato di persone che non hanno ricambiato la mia fiducia e questo significa un insuccesso personale che si può ricambiare nel tempo, perchè comuqnue anche loro possono sbagliare nel mondo del calcio. La cosa che però più mi ha offeso in questi due anni è il rispetto che non ho avuto da chi mi conosce, da chi si presenta in tv e scrive sui giornali e non rispetta l'uomo Naldi imprenditore".

Naldi ha poi continuato affermando di aver lavorato sempre in trasparenza, ma che evidentemente anche questo suo modo di fare è stato sbagliato e che magari sarebbe stato meglio per la società continuare a lavorare come si era fatto gli anni passati ed ha poi detto che potrebbe arrivare qualche socio, anche se non si potrà più fare una gestione pesante dal punto di vista del parco giocatori, così come è stato fatto quest'anno: "Avrei potuto ridimensionare la rosa - ha detto il presidente del Napoli - Cosa che forse sarò costretto a fare adesso e che sarebbe stata anche la via più semplice da seguire. Comuqnue non sono solo. Il bene più grosso e più grande che mi ha dato il Signore è la famiglia, ed è per questo che non mi sento solo ed è per questo è che io la privilegio su ogni cosa. Io ho il diritto di rispettare la famiglia, perchè è una scelta che ho fatto da solo. Ciò non incide più di tanto nelle mie scelte, scelte che sto facendo e che sono dovute non alla famiglia, ma ad una realtà che io chiamo famiglia, perchè 400 dipendenti che ho ed ho il piacere di averli vicino, non posso metterli in condizioni che questa grande famiglia che non è solo mia moglie, i miei figli, i miei genitori o le sorelle, sono 400 famiglie che ci credono in Salvatore Naldi, ed io, non posso metterle a repentaglio perchè devo continuare ad investire nel calcio Napoli, rispettando i tifosi che vogliono che io investo altri soldi nel calcio che è un'azienda a rischio. Ecco perchè voglio capire quanti sono con me, perchè questo rischio lo dobbiamo acquisire tutti e dobbiamo reagire in questa città tutti. Sabato andando allo stadio non farò una valutazione sulla quantità, ma sulla qualità, perchè vorrei dai tifosi che ci fosse una cultura diversa, una cultura dell'onestà e della legalità. Se ricomincio - ha concluso Naldi - sarà un'attività che ricomincio con amore e coraggio però senza soldi, perchè i soldi li deve portare qualcun'altro. Io ho fatto la mia parte, sacrificandomi col mio patrimonio per rispetto dei tifosi, adesso tocca alla città rispondere con altre persone che sono titolate a farlo. I miracoli io non li so fare: uno già l'ho fatto"