26 Maggio 2004 -- Sono trascorse appena poche ore dalle dichiarazioni ottimiste rilasciate a radio e giornali dal dirigente di Telemarket ma, non per questo, sono mancate aspre polemiche che fanno apparire ancora più lontano un accorto economico tra Naldi e Corbelli. La società Sportiva Calcio Napoli ha infatti rilasciato un comunicato stampa in cui dichiara senza mezzi termini che ad oggi non è ancora arrivato alcun aiuto da parte dell’ex presidente Corbelli, che costituirebbe addirittura l'unico ostacolo alla risoluzione del problema economico.

"La Società Sportiva Calcio Napoli prende atto con soddisfazione delle dichiarazioni del signor Giorgio Corbelli riportate dalla stampa, secondo le quali sarebbe imminente un accordo con il presidente Salvatore Naldi in merito al contenzioso in atto. Da parte sua il presidente del Napoli conferma la sua piena disponibilità al raggiungimento di un accordo secondo l'ipotesi prospettata da Mediocredito che prevede uno sforzo paritetico e congiunto delle tre parti interessate. Questa proposta ha già trovato adesione da parte di Salvatore Naldi, oltre che di Mediocredito, ma non ha avuto sino ad oggi un reale riscontro positivo da parte del terzo soggetto interessato, il signor Corbelli, salvo le sue apprezzabili dichiarazioni ai media".

"Il presidente della Società Sportiva Calcio Napoli auspica - si legge nel comunicato - che tali dichiarazioni trovino un concreto sbocco nell'adesione alla proposta avanzata da Mediocredito e al tempo stesso coglie l'occasione per comunicare di stare lavorando, ormai da lungo tempo, ad un progetto globale capace di garantire il consolidamento e lo sviluppo futuro della S.S.Calcio Napoli, nell'interesse della città, dei napoletani e di tutti i tifosi del Napoli che da sempre rappresentano per lui l'unica ragione del suo impegno nell'attività calcistica”.

Repentina e secca la risposta di Giorgio Corbelli in merito a quanto dichiarato dal Napoli nel comunicato stampa. "Con rammarico prendo atto che gli interlocutori che ho incontrato recentemente non rappresentavano a pieno titolo la volontà della società debitrice. Ritengo quindi di non occuparmi per i prossimi giorni di questo problema in quanto estremamente concentrato su altri impegni. Superati questi e dopo la metà di giugno, potrò con serenità riaffrontare il problema”.