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Ancora un pari
Lagunari in vantaggio grazie ad un'autorete di Carrera, Dionigi fallisce un riogre, ma poi rimedia segnando di testa, traversa di Zanini.

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08 Maggio 2004 -- La gara tra Napoli e Venezia, valida per la quarantunesima giornata di questo interminabile campionato di B, finisce con il 23esimo pareggio ad allungare il record azzurro che consentirà al Napoli, nonostante la stagione anonima, di entrare negli annali del calcio. Cosa dire a riguardo della gara? E' stato un primo tempo inguardabile per gli azzurri che forse intontiti dall'autorete di Carrera dopo appena quattro minuti e poi dall'errore dal dischetto di Dionigi (il terzo per lui in questo campionato) sono apparsi stralunati e imbambolati. Il Venezia in tutto il primo tempo si è difeso con ordine, aggredendo sempre i portatori di palla e prendendo sempre in anticipo il centrocampo azzurro è riuscito a tenere il Napoli lontano dalla propria area.

Ma andiamo con ordine nella ricostruzione della partita: come già detto i veneti sono in vantaggio dopo appena 4 minuti di gioco grazie ad un gentile omaggio del duo Carrera-Manitta, il colpo di testa del difensore, che doveva essere un retropassaggio al portiere, finisce in rete, con la gara che appare subito in salita; due minuti più tardi sinistro di Biancolino che termina di poco a lato dopo aver bruciato sullo scatto Carrera e Napoli che appare frastornato; al 16° da una punizione sulla sinistra guadagnata da Vidigal, Zanini batte in area dove la palla giunge tra i piedi di Perovic che subito si gira e tira in porta ma, senza riuscire ad inquadrarla; al 27° arriva il rigore con Dionigi che serve Zanini in area, quest'ultimo viene atterrato da Orfei con Cassarà a pochi passi che non ha dubbi nel decretare la massima punizione (i veneti non accennano a protestare). Sul dischetto va Davide Dionigi, ma il suo tiro è da dimenticare: lento e telefonato il portiere del Venezia, Benussi, non ha problemi a bloccare la palla. Al 30° sugli sviluppi di angolo guadagnato da Zanini sulla destra, Dionigi, in ottima posizione e senza nessun avversario che lo marcasse, colpisce male consentendo alla difesa del Venezia di recuperare; al 42° ancora un pericolo per il Napoli con Poggi che si incunea in area saltando prima Portanova, poi Marcolin ed infine Del Grosso, ma fortunatamente Marcolin riesce a recuperare la posizione e ad allontanare di testa. Finito il primo tempo si va negli spogliatoi tra i fischi assordanti del san Paolo.

Nella ripresa il Napoli, però, entra in campo con un altro piglio e sopratutto con grinta e determinazione. All'ottavo minuto di gioco è Vidigal che va vicino al pareggio: il portoghese con una gran giocata salta un avversario e lascia partire un 'bolide' che termina di poco fuori. Un minuto dopo arriva il meritato pareggio con Dionigi al suo settimo centro stagionale che si fa perdonare così l'errore dal dischetto: imperioso lo stacco di testa dell'attaccante azzurro che poi corre in panchina ad abbracciare Simoni. Il Napoli, ritrovata la serenità, comincia a mostrare anche qualche bella giocata e va in un paio di occasioni vicino, la più clamorosa di tutte al 19° quando Zanini colpisce la Traversa dopo essersi liberato ottimamente di un avversario. Al 23° è di nuovo il Venezia a rendersi pericoloso con Biancolino che si inserisce in area dalla sinistra servito da Poggi ma, fortunatamente, il suo diagonale finisce fuori; due minuti più tardi ancora Biancolino si invola tutto solo verso la porta di Manitta, ma è bravissimo Carrera a chiuderlo in scivolata. Al 27° Vidigal verticalizza per Zanini che mette al centro per Dionigi che non arriva sul pallone per poco, subito dopo tiro dal limite di Del Grosso che finisce però a lato.

Col passare del tempo e dopo una serie di sostituzioni le squadre sembrano accontentarsi del pareggio, che ovviamente serve più al Venezia che al Napoli, l'ultima azione è comunque del Napoli con un colpo di testa di Vieri in pieno recupero e cioè al 47°, ma l'attaccante italo-australiano non riesce ad indirizzare verso lo specchio della porta del Venezia. La gara si chiude così con qualche timido fischio di quei pochi tifosi a cui è rimasta ancora volgia e forza di contestare, mentre il resto del pubblico (poco per la verità visto che c'erano solo 7mila spettatori) va via con indifferenza. Chiudiamo, infine con una nota di colore: il Napoli dopo quasi due anni (escluso ovviamente l'inizio di campionato) torna nella colonna di sinistra della classifica agguantando il Torino all'undicesimo posto, con la possibilità di raggiungere nella prossima gara il Catania fermo a quota 56 e sconfitto in casa dal Livorno.