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"Non ho l'età"
Il tecnico Simoni chiama a raccolta i tifosi per la gara di sabato sera e poi parla di un suo possibile futuro ancora nelle fila azzurre.

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07 Maggio 2004 -- Non è il titolo di una vecchia canzone anni 60 cantata da Gigliola Cinquetti, ma bensì le dichiarazioni dell'allenatore del Napoli Gigi Simoni, che ha affermato di non essere disponibile ad affrontare col Napoli e con Naldi un progetto proiettato nel futuro che partendo dai giovani possa portare il Napoli a risalire nella massima serie da qui a tre, quattro anni: "Napoli rimane per me una società, una città, una squadra che deve lottare per andare in A subito, se poi i programmi sono diversi, va bene, però io ho detto chiaramente che nel momento in cui la società decidesse di contattarmi per un programma di immediato ritorno in A sarei disponibile, nel momento in cui si dovesse parlare di programmi di due o tre anni...non ho l'età...non ho l'età per questi programmi a lungo termine e quindi non potrei accettarli, ma a quel punto darei anche un consiglio al presidente di non mettersi in una barca del genere, perchè nei programmi di costruzione nel tempo di giovani e tutte 'queste belle cose', sono pericolosissime, poichè se da un lato ti possono portare con un programma di tre anni ad arrivare in serie A e a sanare i bilanci, dall'altro c'è il rischio che in tre anni invece della A ti ritrovi in C. Comunque - continua Simoni -ho parlato con la società un paio di volte, non ci siamo impegnati, però siamo liberi di continuare insieme o di fermarsi e non continuare il lavoro. Siamo nei tempi, perchè avevamo detto nel programma a maggio ma, secondo me, la società, in questo momento, deve prima affrontare altre cose ben più importanti del problema del tecnico. Prima bisogna vedere come la società andrà avanti e le garanzie che riuscirà a dare per il futuro."

Parlando della gara di domani sera contro il Venezia, il tecnico del Napoli ha affermato: "Sarà una partita vera, poichè loro hanno ancora qualche problema di classifica anche se con le loro ultime due vittorie si sono messi in una posizione più tranquilla, però hanno dei problemi, noi siamo leggermente più tranquilli, ma sarà una partita giocata alla morte da ambo le squadre perchè se loro devono salvarsi, noi vogliamo migliorare in tutti i modi la classifica, sperando di poter giocare la partita di Avellino e sperando di non perdere quella carica che abbiamo in questo momento per le partite che restano". Il Napoli giocherà quattro delle sei partite che restano in casa e Simoni spera di poterle sfruttare al massimo per raggiungere almeno il nono posto in classifica che darebbe alla squadra una posizione più dignitosa e consona al suo effettivo valore: "Vogliamo dare alla nostra classifica una immagine diversa e di conseguenza alla società delle risposte e cioè che se vuole può ripartire da una base che fa parte già di questo gruppo". Simoni dovrà rivedere il reparto difensivo, viste le assenze di Tosto squalificato e di Zamboni infortunato: "Sono due pedine fondamentali della nostra squadra - ha detto il tecnico riferendosi ai due difensori - due giocatori meritevoli di un oscar per il campionato che hanno fatto, però abbiamo recueprato speriamo Carrera, poi darò un po' di spazio a Cvitanovic, che si è allenato tutto l'anno con grandissima professionalità, senza dire mai una parola e mi auguro che domani riesca a fare una grandissima prova perchè lo meriterebbe. Poi per il resto cambierò poco, cercherò di fare un po' di turn over a centrocampo e poi piano piano inserirò qualche attaccante tipo Pasino, Vieri e mi auguro tra qualche giornata anche Savoldi per dargli la possibilità di dimostrare a tutti che sta bene".

Simoni è intervenuto nel corso della discussione anche sulla vicenda della messa in mora dicendosi molto rammaricato: "In tanti anni non ho mai vissuto una vicenda del genere, però da troppo tempo si parlava di questi problemi ed i giocatori hanno fatto questa scelta dopo averci pensato molto, poi han dato in mano la situazione all'Associazione calciatori e hanno preso questa decisione per tutelare i propri interessi, non cedendo un centrimetro su quello che invece poteva essere l'impegno, la determinazione, al serietà. I ragazzi han fatto benissimo in questa fase - continua Simoni - tanto che non perdiamo da sette giornate, abbiamo superato degli ostacoli difficili, abbiamo vinto delle buone partite, siamo usciti fuori da una classsifica un po' più pericolosa. Mi dispiace un po', certamente per la società, però i calciatori dovevano tutelarsi, questo però non vuol dire che non amano il Napoli, anzi i ragazzi vorrebbero restare qui anche per il prossimo anno, però vorrebbero vivere una sistuazione un po' più serena e con la società che possa dare delle garanzie più sicure. Io mi auguro che il presidente possa risolvere la situazione, io penso che ce la farà e magari il prossimo anno con la base di questa squadra avere delle soddisfazioni diverse".