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Il Napoli torna al successo
Quarta vittoria esterna per gli uomini di Simoni, con reti di Zanini e Tosto, scontri fra napoletani e forze dell'ordine prima della gara.

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02 Maggio 2004 -- Con una rete di Zanini (la quarta) nel primo tempo ed una di Tosto (la quinta per lui) nel secondo tempo, gli azzurri, per l'occasione in completo blu notte, si aggiudicano la quarantesima giornata di campionato, ottenendo così la quarta vittoria esterna dopo Treviso, Piacenza e Torino. Il prepartita è stato caratterizzato da alcuni incidenti tra forze dell'ordine e tifosi azzurri in cui sono rimasti coinvolti tre poliziotti all'interno della curva sud dello stadio Adriatico di Pescara, curva che ospitava i tifosi partenopei. Nel tragitto dei tifosi del Napoli verso lo stadio c'erano state altre scaramucce con i tifosi locali con il lancio da parte dei tifosi campani di alcuni razzi, atto questo che fortunatamente non ha portato conseguenze.

La gara dal punto di vista tattico e della qualità non è stata un granchè, con il Napoli intento prima di tutto a non prenderle per poi cercare di sfruttare le puntate offensive e da questo punto di vista possiamo parlare di un Napoli cinico visto che nelle poche occasioni avute, sopratutto nella ripresa, è riuscito a mettere a segno due reti. Il Pescara parte subito molto aggressivo: al 6° sinistro di Calaiò bloccato da Manitta in due tempi; all'11° proteste del Pescara e del pubblico per un netto tocco di gomito in area di Zamboni, ma Romeo lo giudica involontario; al 16' cross teso di Palladini sul secondo palo, leggermente alto per la testa di Dicara che non riesce a raggiungere il pallone; al 21° prima azione degna di nota per il Napoli su calcio di punizione guadagnato sulla trequarti da Bernini, sulla palla va Zanini: la battuta in area per Tosto che solo colpisce di testa, ma Santarelli è bravo a smanacciare in angolo.

Al 32° Napoli in vantaggio su rapido contropiede, iniziato da Dionigi, rifinito da Vidigal e concluso da Zanini con un preciso esterno destro. Il Pescara si butta a testa bassa in avanti, ma senza successo: al 44° destro di Gorgone deviato in angolo dalla schiena di Vidigal. Si va al riposo col Napoli in vantaggio per una rete a zero. Ad inizio ripresa il Napoli va subito vicino al raddoppio: 05' destro violento di Zamboni su punizione e palla di poco a lato; al 10° l'occasione più clamorosa per il Pescara con Giampaolo che colpisce il palo pieno alla destra di Manitta dopo essersi incuneato per vie centrali nella difesa azzurra che alla fine riesce a liberare in angolo con Zamboni; ma per la 'dura legge del gol' per cui a gol mancato corrisponde un 'gol subito' il Napoli raddoppia: al 19° Del Grosso da trequarti di campo sulla destra, crossa preciso in area avversaria, sul secondo palo dove Tosto sovrasta in elevazione Stella e infila di testa Santarelli col pallone che sbatte sotto la traversa ed entra in porta per il due a zero. Il Pescara a questo punto è alle corde ed allora Iaconi tenta il tutto per tutto inserendo Russo al posto di Amerini, Bellè al posto di Gorgone, mentre Simoni è costretto a cambiare per problemi fisici prima Tosto e poi Zanini rispettivamente per Martinez e Sesa.

Ed al 33° è proprio il nuovo entrato Russo a riaccendere le speranze abruzzesi con un tiro dal limite che si insacca nell'angolo basso alla sinistra di Manitta. Iaconi allora toglie un difensore, Pagani, e butta dentro un altro attaccante, Alteri lanciando così l'assalto finale alla difesa azzurra che rischia di capitolare per la seconda volta al 37° quando su azione confusa di batti e ribatti la palla danza pericolosamente vicino alla linea di porta di Manitta che poi alla fine riesce a spazzare; al 39° sulla battuta dell'angolo dalla sinistra, di Russo, Manitta coi pugni respinge all'indietro rischiando l'autogol; un minuto dopo tiro dal limite di Palladini di poco alta sulla traversa; al 42° il secondo episodio recriminato dal Pescara, quando Calaiò si incunea in area e si scontra con Zamboni restando a terra, Romeo lascia proseguire tra le proteste del pubblico e dei calciatori ma, c'è da dire, che se il fallo c'era, esso aveva avuto inizio fuori dall'area di rigore azzurra; tra l'altro nell'azione il difensore azzurro ha la peggio ed è costretto ad uscire, al suo posto entrerà Marcolin. Si arriva così al 45° con la gara che finirà, poi, dopo 5 minuti di recuepro che non hanno regalato azioni degne di nota e coi calciatori del Pescara che escono protestando con l'arbitro Romeo di Verona.

Dunque gli azzurri, dopo un mese, ritornano alla vittoria e, anche se i gol sono stati di pregevole fattura, in generale, la gara non è stata molto bella con molti falli a spezzettare il gioco. La squadra di Iaconi, nonostante il netto possesso palla (39 minuti contro i 21 del Napoli e 8 corner contro uno) non è mai riuscita a rendersi pericolosa, mostrando tutte le carenze tecniche dei suoi uomini. Il Napoli senza grandi sforzi e quasi per caso si è trovato in vantaggio di due reti. La squadra ha poi sofferto oltremodo nell'ultimo quarto d'ora quando il Pescara ha accorciato le distanze con un tiro di Russo. Imbarazzanti alcune uscite a vuoto di Manitta che per poco non hanno regalato il pareggio ai padroni di casa, anche se sul gol di Russo non ci sembra che il portiere del Napoli abbia colpe. In definitiva possiamo dire che la vittoria, vista la pochezza di questo Pescara, era davvero inevitabile.