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Salernitana-Napoli: le pagelle di CalcioNapoliNews.it
Prestazione opaca della squadra, attacco isolato, centrocampo privo di velocità ed idee, si salvano solo Vidigal, Portanova e Carrera.

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05 Aprile 2004 -- MANITTA 5,5: Di parate vere e proprio non nè fa, assiste alla partita quasi da spettatore, non si lascia sfuggire nessun pallone, ma i rinvii continua a spedirli in fallo laterale restituendo puntualmente il pallone agli avversari e non facendo ripartire mai la squadra (anche se per la verità, ci è parso che oggi gli azzurri non nè avevessero nessuna intezione).

ZAMBONI 4: In affanno su Di Vicino, il migliore della Salernitana, è quasi sempre costretto a fare fallo, anche se una delle poche azioni degne di nota, e, sopratutto indirizzate verso lo specchio della porta, viene da una sua punizione, il fallo di espulsione ne riduce drasticamente il giudizio, non tanto per la gara di oggi o per il gesto in sè, ma perchè, così facendo, mancherà in una gara importantissima e delicata come quella di sabato con il Palermo.

CARRERA 6: Il 'nonnetto' ancora una volta se la cava egregiamente meritando il posto in squadra da titolare al posto del più 'giovane' Bonomi, è sempre pronto nelle chiusure e nè Tulli nè Bogdani lo mettono in difficoltà.

PORTANOVA 6: Gioca da centrale di sinistra e se la vede, a causa dei continui scambi dei granata, ora con Tulli e poi con Bogdani, ora con Novmethe e ora con Di Vicino: Ma si fa trovare sempre pronto chiudendo bene tutti i varchi e non consentendo all'avversario di turno di prevalere, oramai in questa formazione è diventato una garanzia, meritando ampiamente il posto da titolare.

TOSTO 5,5: La sua è stata una gara di contenimento, infatti ha badato più a difendere che ad offendere. Spesso in affanno su Novmethe e Di Vicino (che si scambiavano spesso di posizione) se l'è cavata grazie anche all'esperienza, non lesinando di menar calci all'occorrenza.

DEL GROSSO 5,5: Doveva tenere a bada insieme a Zamboni l'ex Di Vicino, oltre che le avanzate di Molinaro, ma purtoppo non ci è riuscito. Anche se si è fatto trovare pronto al 42° del secondo tempo inserendosi in area e portandosi a tu per tu con Botticella prima di finire atterrato e reclamare un fallo di rigore nettissimo che Cassarà non si è sentito di fischiare, è troppo poco per giudicare la sua prestazione sufficiente.

BERNINI 5: Non è entrato mai in partita, e spesso l'altro ex di turno, ovvero Longo, lo ha messo in difficoltà. Ha corso a vuoto per tutta la gara senza riuscire a trovare mai il tempo per dialogare con Del Grosso sulla destra nè tanto meno di inserirsi per vie centrali.

MONTESANTO 5: Vale lo stesso discorso fatto per Bernini. Doveva aiutare Tosto a fermare le avanzate di Novmethe e di Corneliusson per poi riproporsi sulle fasce per le ripartenze o cercare gli inserimenti per vie centrali, ma purtoppo non riesce a 'dialogare' coi compagni e spesso in affanno sull'avversario è costretto a numerosi falli che gli costano anche un cartellino giallo.

PEROVIC s.v.: entrato al posto di uno spento Montesanto al 20° del secondo tempo come nota positiva c'è da segnalare il ritorno sul terreno di gioco dopo un mese e mezzo circa di assenza (esattamente dal 22 febbraio) per il resto in campo non lo si vede proprio.

VIDIGAL 6,5: E' stata la vera anima del Napoli, l'unico che ha combatutto e lottato su ogni pallone. Ha macinato chilometri recuperando numerose palle e rientrado sempre per dar man forte alla difesa (numerosi i suoi colpi di testa a spazzare l'area azzurra in occasione di calci piazzati della Salernitana). Ha cercato di proporsi, ma purtroppo non è stato mai seguito dai compagni di reparto.

ZANINI 4,5: Mai in partita ha toccato si e no un paio di palloni. Certo ha servito un pallone d'oro a Dionigi che non lo ha sfruttato, ma alcuni colpi di tacco in un groviglio di gambe avversarie se li poteva tranquillamente risparmiare, infine è stato graziato da Cassarà quando con un fallo da dietro ha rischiato l'espulsione dopo che era stato ammonito ingenuamente, e forse ingiustamente, nel primo tempo, è stato poi sostituito.

VIERI 5: Subentrato al 7° della ripresa al posto di Zanini è sicuramente più scattante e reattivo del fantasista azzurro, ma poco servito dai comapgni si perde nel grigiore della gara. Lo si nota solo quando sbaglia in area uno stop proprio sul dischetto del rigore su uno dei pochi cross dalla destra di Del Grosso.

DIONIGI 5: segnare ad ogni gara non è facile, ma il bomber azzurro ne aveva avuto l'occasione anche in questa gara, però non ha avuto la freddezza di scavalcare il portiere con un pallonetto, anche grazie alla tempestiva uscita di Botticella. A parte questa occasione non è stato mai messo dai compagni in condizione idonee per segnare. Spostato sul settore di sinistra a fare da suggeritore al posto di Zanini quando è entrato Vieri, non è riuscito a proporsi: un passo indietro rispetto all'ultima gara.

SAVOLDI s.v.: entrato a poco meno di un quarto d'ora dalla fine ha dato sicuramente un po' di vivacità all'attacco azzurro. Atterrato in area accentua la caduta inducendo Cassarà a sorvolare sul fallo che sarebbe stato da rigore. Comuqnue troppo poco per essere giudicato.

SIMONI 5,5: Forse il suo unico torto è stato quello di non riuscire a trasmettere alla squadra la giusta carica per vincere la gara, perchè siamo convinti che se il Napoli avesse giocato con la stessa grinta agonistica vista contro il Torino e contro il Cagliari non avrebbe avuto problemi nel fare sua la posta in palio, ma come ben sappiamo 'i se ed i ma non fanno la storia'. Sostituisce prontamente un nervoso Zanini che stava per essere espulso; visto che la squadra non riesce ad aggirare la difesa della Salernitana sulle fasce tenta di sfondare per vie centrali provando gli inserimenti di Perovic, ma purtroppo il suo pupillo non rende secondo le aspettative; infine tenta di dare una smossa alla squadra con l'inserimento di Savoldi, il quale dà vivacità all'attacco e all'azione offensiava azzurra complice anche un calo della Salernitana ma, come ben sappiamo, ci pensa Cassarà a lasciare il punteggio invariato.