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Pareggio inutile
Finisce a reti inviolate il derby tra Napoli e Salernitana, gara condizionata dagli errori di Cassarà, ma anche dalla paura di perdere.

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04 Aprile 2004 -- E' stato un derby dominato dalla paura di perdere, la gara è stata piuttosto brutta con la Salernitana che ha avuto il maggior possesso di palla, ma le azioni più pericolose le ha avute il Napoli. Un momento di grande emozione si è vissuto prima della gara quando le squadre hanno ricordato con un minuto di silenzio la scomparsa di Annalisa: davvero toccante quando tutto il pubblico ha intonato a gran voce il nome della ragazza scomparsa in settimana. Ritornando alla gara, dopo una fase iniziale di studio, la prima azione degna di nota è stata a favore del Napoli: al 12' punizione dal limite che Zanini tocca corto per Zamboni, la palla viene deviata leggermente da Dionigi, con Botticella che da terra riesce a metterci comuqnue una mano e a deviando il pallone; al 19' Zanini in uno dei pochi palloni toccati, serve un assist d'oro in area per Dionigi, ma Botticella si è letteralmente buttato sui piedi del bomber azzurro respingendo col corpo.

Queste le uniche azioni degne di nota del primo tempo, nella ripresa al 6' Zanini commette fallo da dietro su Di Vicino, il calciatore azzurro era già stato ammonito, ma viene graziato da Cassarà; all'11° Bogdani entra in area dopo aver scambiato con Novmethe, ma colpisce male la palla e la manda sul fondo; al 13° cross dalla destra di Del Grosso per Vieri subentrato a Zanini, l'attaccante dal dischetto dell'area di rigore della Salernitana stoppa male il pallone commettendo fallo di mano, e Cassarà fischia la punizione per la squadra di Pioli; due minuti più tardi grande spavento per tutti quando Del Grosso resta a terra privo di sensi dopo uno scontro con Botticella; il medico del Napoli gli ha prontamente praticato la respirazione bocca a bocca, fortunatamente il giocatore si riprende e dopo due minuti ritorna in campo; al 20° cross dalla sinistra di Di Vicino con Novmethe che tutto solo colpisce male la palla schiacciandola a terra, poi il pallone rimbalza sopra la traversa.

Al 36° il primo fallo da rigore recriminato dagli azzurri con Savoldi (entrato al posto di Dionigi) che servito in area viene atterrato, ma per Cassarà è tutto regolare, mentre il calciatore azzurro si arrabbia protestando vivacemente; il fallo forse c'era ma Savoldi ha notevolmente accentuato la caduta inducendo l'arbitro all'errore; al 42° il secondo rigore recriminato dal Napoli e questa volta il fallo è molto più lampante di quello di Savoldi, infatti, Del Grosso incuneatosi in area dalla destra e oramai a tu per tu con Botticella, viene atterrato da dietro in area di rigore, ma per Cassarà è ancora tutto regolare; nè l'arbitro, nè il guardalinee, nè il quarto uomo hanno visto niente, però tutti vedono al 45°, il fallo di Zamboni a palla lontana ai danni di Molinaro, così il difensore azzurro viene espulso. La gara termina poi con soli quattro minuti di recupero nonostante le numerossissime interruzioni per vari falli che hanno portato via molto tempo (vedi ad esempio l'infortunio a Del Grosso o quello a Botticella) e nonostante le 6 sostituzioni (tre per parte) che hanno visto tra l'altro il ritorno in campo di Perovic assente da parecchi mesi (anche se in realtà il calciatore si è fatto notare poco sul terreno di gioco non entrando mai nel vivo dell'azione).

In definitiva, possiamo dire, che il pareggio serve più alla Salernitana che si deve salvare, che non al Napoli il cui campionato e' destinato a questo punto a restare nell'anonimato, visto che gli azzurri sono lontani 10 punti dalla zona promozione ad ormai solo 10 gare al termine, e che, la zona retrocessione è ad 8 punti, un margine sufficiente ad evitare l'onta della C; certo che una eventuale vittoria avrebbe consentito agli azzurri di affrontare meglio la gara di sabato contro la corazzata Palermo che oggi ha rifilato cinque palloni al Catania. Nella Salernitana molto bene Di Vicino, mentre nel Napoli Vidigal e' stato il migliore. Troppo isolato Dionigi mentre Zanini è apparso avulico e mai in partita. Mai sfruttate le fasce laterali, entrambe le squadre si sono affidate a lanci lunghi che però non sono serviti a niente, numerosissimi i falli a spezzettare il gioco. Comunque il pareggio sembrava scritto nell'aria e non si è mai visto in campo quella voglia di vincere un contrasto, di rivalersi sull'avversario o di cercare di 'comandare' più degli altri; è apparso quasi che le squadre si siano accontentate del pareggio fin dall'inizio, insomma nella domenica delle palme, nella domenica della pace, è sembrato che le squadre abbiano giocato alla 'volemose bbene'.