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Protti stende il Napoli
Una tripletta dell'ex attaccante azzurro rispedisce gli uomini di Simoni nelle zone basse della classifica

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07 Marzo 2004 -- Si interrompe allo stadio Picchi la serie positiva del Napoli, le tre reti siglate da Protti, infatti, riportano bruscamente quanti ancora credevano di poter raggiungere la zona promozione. Ancora una volta gli azzurri avevano illuso una buona partenza, infatti dopo appena due minuti di gioco c'è stata una grande occasione per il Napoli con un cross basso e teso di Tosto, sul quale si è tuffato Del Grosso che non c'è arrivato di un soffio. All'8° Passoni crossa in area, Cannarsa colpisce di testa mandando alto con Manitta comunque sulla traiettoria. Il Napoli sembrava voler giocare a viso aperto, ma si è esposto al contropiede del Livorno ed al 16° su una prim azione di contropiede il tiro di Protti viene deviato in angolo da Bonomi. Al 21° la rete del vantaggio dei padroni di casa: palla persa banalmente in avanti, lancio di Doga per Protti che brucia i difensori azzurri in velocità e incuneatosi sulla sinistra entra in area e spara un diagonale sul secondo palo imprendibile epr Manitta. Dopo appena un quarto d'ora dopo il raddoppio ancora con Protti: la difesa azzurra resta ferma sul cross di Chiellini, l'attaccante livornese, lasciato incolpevolmente solo, stacca di testa mettendo alle spalle di Manitta.

Col gol del 2 a 0 finiscono le azioni degne di nota del primo tempo che ha visto il Napoli soffrire molto sulla sinistra, dove Protti e Ballieri hanno fatto vedere i sorci verdi a Tosto e a Bonomi, con Vidigal e Bernini che si sono pestati spesso i piedi, Dionigi mai servito è troppo isolato. Simoni ha provato a correre ai ripari nella ripresa inserendo Savoldi al posto di Tosto, Montezine al posto di Bernini, ma le sostituzioni non hanno sortito alcun effetto. Al 22° Martinez appena entrato al posto di Bonomi tenta di dribllare Protti al limite dell'area napoletana, ma il colombiano perde palla ed è costretto ad atterare l'attaccante livornese, rigore ineccepibile, lo stadio invoca il nome di Protti, ma sul dischetto va Lucarelli che spiazza Manitta, ma colpisce il palo e poi la palla termina fuori, comunque la tripletta di Protti è solo rimandata. Al 25° l'unica vera occasione del Napoli nel secondo tempo con una grandissima parata di Pavarini su tiro in mezza rovesciata al volo di Dionigi. Al 39' il violento tiro di Zamboni su punizione è parato dall'estremo difensore del Livorno. Al 40° arriva il terzo gol della squadra di casa, nato ancora una volta da uno svarione della difesa, che lascia il bomber da solo a centro area il quale con un colpo di testa insacca senza difficoltà.

Finisce così la più brutta partita disputata dal Napoli, così come ammesso dal tecnico Simoni a fine gara. Si chiudono cosi definitivamente tutte le speranze del Napoli. Il risultato negativo ha rimandato gli azzurri nella bagarre retrocessioni. Pesa come un macigno, su questa sconfitta, non tanto gli svarioni difensivi del Napoli, che magari si possono anche giustificare con una giornata no di Tosto e Bonomi, ma la rinuncia a giocare della squadra e soprattutto quest'atteggiamento difensivistico di Simoni che alla vigilia ha annunciato di voler vincere, ma ha finito poi col partire con una formazione con ben 5 difensori ed un solo attaccante. Il Livorno che è stato si superiore a tutti i livelli, sia come gioco che come ritmo, non ha fatto però nulla di eccezionale per portarsi in vantaggio, ma ha stupito la faciltà con la quale gli uomini di Mazzarri arrivavano sotto porta (due massimo tre passaggi) a differenza degli azzurri che non sono stati in grado di servire un solo pallone giocabile al povero Dionigi rimasto isolato davanti alla porta avversari ed in balia dei difensori. Questa sconfitta ha il sapore di una disfatta, il Napoli si è dimostrato arrendevole e neanche l'inserimento di Savoldi e Montezine è servito a ridare vivacità ad una squadra apparsa spenta, priva di idee e di mordente. Adesso bisognerà dimenticare in fretta questa batosta e sperare che essa non abbia ripercursioni negative sull'ambiente partenopeo, cercare di far tesoro degli errori commessi oggi, sia dal tecnico che dai calciatori e guardarsi le spalle visto che la zona retrocessione è a soli 3 punti.