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Il punto e le accuse
Nelle dichiarazioni del dopo gara gli azzurri affermano di non pensare alla classifica. Zeman, dubbi sugli arbitri.

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23 Febbraio 2004 --
Interviste a caldo del dopo Napoli-Avellino di canale9
  • Il presidente Naldi
  • Il ds Giorgio Perinetti
  • Mister Simoni
  • Manitta e Marcolin
  • Savoldi e Zanini
  • Zamboni e Dionigi










  • Grande soddisfazione degli azzurri per la partita vinta contro l'Avellino con il risultato di 1-0 al San Paolo, un forte impegno è provenuto da tutta la squadra che ha dato prova di capacità, vivacità in campo e schema tattico e che per tutta la partita, nonostante le condizioni del tempo hanno reso il campo pesante al gioco, ha dimostrato di avere avuto più occasioni-gol oltre quella messa a segno. Non è però ancora il momento di pensare alla classifica, afferma Josè Luis Vidigal - "Dobbiamo pensare a giocare domenica dopo domenica. Non dimentichiamoci che, solo tre settimane fa, avevamo un piede in serie C. Oggi, sembra tutto okay, ma io, almeno per ora, continuo a pensare soltanto ad uscire dalla zona minata della classifica". A Vidigal è mancato il gol promesso - "ma poco importa, - afferma - fa classifica aver vinto l’incontro. Io, il gol, l’ho sfiorato. Sarà per la prossima volta".

    Chi invece ha dovuto incitare i propri compagni dallo spogliatoio è stato lo sfortunato Marcolin che a seguito dell'urto al ginocchio sinistro appena al venticinquesimo del primo tempo si è dovuto ritirare dal campo - "Ho capito immediatamente che era qualcosa di serio - dice Marcolin - mi è dispiaciuto uscire, ma non avrei potuto continuare. Anche adesso, purtroppo, sono claudicante. Ho ascoltato l’andamento dell’incontro grazie ad una radio che c’era nello spogliatoio. Tenevo il ghiaccio sul ginocchio e tifavo per i miei compagni. È stata una vittoria importantissima, ma continuo a dire quanto ho dichiarato dopo il successo a Piacenza: dobbiamo pensare solo ad abbandonare definitivamente la brutta posizione in classifica. Poi... poi, si vedrà".
    Morale alto tra gli azzurri per il recupero fin ora ottenuto ma ancora non è il momento di fare conti - "Il Napoli migliora partita dopo partita - dice Zamboni - basta andare a contare le palle-gol che abbiamo costruito. Una decina. Dovremo migliorare in fase di realizzazione. Io sono fiducioso, ma sarà meglio avere i piedi ben piantati per terra".

    La giornata di ieri è stata di fuoco in campo ma anche fuori dal campo per le notevoli e pesanti accuse di Casillo, presidente dell'Avellino contro il Napoli di Naldi e contro la classe arbitrale, mentre, più sarcastico ma preciso, Zdenek Zeman scioglie i suoi dubbi - "Purtroppo è sempre la stessa canzone: abbiamo giocato una buona gara, sorpattutto nel primo tempo, espresso un buon calcio, giocato anche col cuore ma alla fine abbiamo perso e questo non ci sta bene" - ed aggiunge - "Siamo sfortunati ma nutro grossi dubbi su alcune valutazioni arbitrali: il gol annullato a Sorrentino con Contini che non ha caricato Manitta, l’espulsione di Nocerino che non ha toccato con la mano, il peccato veniale, mi pare di Olive, che in area ha comunque toccato la sfera non certo con i piedi. Episodi che metterebbero chiunque in difficoltà, soprattutto quando hai un gruppo giovane, devi recuperare e vedi sistematicamente il contrario di quello che è. Oggi era una gara importante sia per l’Avellino che per il Napoli, e la cosa credo sia pesata non poco. Che dire: è il sistema che non mi dà soddisfazione, garanzie. Se andiamo avanti così diventa difficile, se ci sono invece condizioni di parità con altre squadre, allora possiamo competere, ma vedendo quello che accade sistematicamente, la cosa non mi dà conforto". Sostanzialmente diplomatico ma sportivo il giudizio dell'allenatore dell'Avellino sul Napoli di Simoni "una buona squadra con ottime individualità".