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Il Napoli ed il suo futuro
Giorni decisivi per le sorti della società, notizie inquietanti si alternano con barlumi di speranza

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03 Febbraio 2004 -- Il pesante deficit societario e tecnico del Napoli è al centro di numerosi colloqui che il presidente Toto Naldi ha avuto nel corso della giornata. Il deficit della società preoccupa e non sono pochi coloro che parlano apertamente di possibilità concrete di un intervento della fallimentare. Tuttavia, in queste ultime ore, si profila qualche schiarita. Certo, le perdite per 52 milioni di euro che si registrano nel bilancio rendono la situazione oltremodo difficile, ma Naldi spera di poter evitare il fallimento.

Le dichirazioni di due imprenditori che reclamano soldi, Luis Gallo e Giorgio Corbelli, danno ossigeno a quanti stanno lottando per evitare il crack finanziario. Gallo dovrebbe avere 4 milioni e mezzo il prossimo 9 febbraio, ma ha lasciato intendere che potrebbe ancora 'pazientare'. Così come disponibile a trovare una intesa è Corbelli, che reclama 30 milioni di euro e che pur ribadendo che non intende ritornare nel Napoli, assicura che entro marzo troverà con Naldi una soluzione. Ciò che più preoccupa Corbelli è la classifica, che vede il club partenopeo in zona retrocessione. E appunto di questioni tecniche il presidente Naldi parlerà con l'allenatore Gigi Simoni, che vuole restare ma chiede di avere però l'appoggio della società.

Tra le tante ipotesi avanzate in questi giorni si è parlato di creare un nuovo ramo d'azienda al quale conferire titolo sportivo e capitale calciatori con la cessioni in fitto per garantire un introito fisso mensile al club azzurro, introito grazie al quale concordare un piano di rientro con i creditori del Calcio Napoli. Questa ipotesi, però, secondo il professor Gustavo Minervini, è una tecnica nei casi di dissesto e comunque l'iniziativa sarebbe valida solo se proposta dal curatore fallimentare.