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Buio profondo
Seconda sconfitta consecutiva esterna del Napoli, la zona retrocessione ad un passo, società alla frutta.

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01 Febbraio 2004 -- E' stato il solito Napoli: svarioni difensivi, centrocampo lento e macchinoso, impreciso e sconclusionato l'attacco. Contro l'ennesima prestazione deludente degli uomini di Simoni, al Como è bastato mettere un quoziente di cattiveria e determinazione in più per far propria la gara. Quello andato in scena allo stadio Sinigaglia, comunuqe, è stato uno spettacolo molto triste, tra due squadre che hanno confermato di meritare il posto in classifica che occupano. Per lunghi tratti, infatti, le due formazioni hanno messo in mostra tutti i loro limiti e le loro inadeguatezze: nel corso del primo tempo, in particolare, non si è registrata alcuna azione degna di nota.

Il Napoli nel primo tempo ha inizialmente 'giochicchiato', dando anche a volte l'impressione di poter fare sua l'intera posta in palio. Nella ripresa, la gara è proseguita sulla stessa falsariga continuando a mostrare un Napoli inconsistente ed un Como che pur senza fare sfracelli ha continuato a pungere di più soprattutto grazie ad una maggiore cattiveria agonistica ed agli spunti veloci di Carparelli e di Ferrigno che hanno spesso messo in difficoltà la retroguardia azzurra.

La svolta della partita è stata l'ingresso in campo di Chianese, infatti da una sua discesa sulla destra è nata la punizione che ha permesso al Como di passare in vantaggio: Carparella si inserisce dalla sinistra sul secondo palo ed indisturbato insacca alle spalle di Manitta. A quel punto mancavano 30 minuti più recupero al termine, ma il Napoli nonostante un pizzico di buona volontà in più non è risucito a trovare il pari. Nonostante l'inserimento di Montezine e di Vieri per Martinez e Sesa, prima e di Vidigal poi al posto di Olive, abbia accresciuto la pericolosità della manovra azzurra, alla fine il Napoli ha collezionato solo una serie di mischie furibonde e di angoli (ben 9 contro 1) nelle quali alcuni tiri (Perovic e Vidigal) sono stati respinti anche sulla linea.

Al 22' Montezine si infila in area dalla sinistra e calcia di poco a lato, poi al 24' Olive tenta la botta dal limite ma il suo tiro è parato con difficoltà da Layeni. Un minuto dopo viene annullato un gol a Vieri per fuorigioco. Al 28' Dionigi di testa manda alto un cross di Bernini, al 35' Perovic dai sedici metri impegna Layeni con un tiro di controbalzo, ma su rapido capovolgimento di fornte il Como raddoppia con Carparelli, abile a superare Manitta con un pallonetto.

Gli azzurri si svegliano e sfiorano il gol dopo un minuto con Dionigi che ancora di testa manda fuori un buon cross di Tosto. La porta dei lombardi sembra stregata quando Perovic assistito ancora una volta da Tosto, trova Caremi a ribattere sulla linea il suo colpo di testa. Sul finale ci prova Vidigal che ruba un pallone in area e tira, ma Layeni devia in angolo.

Era dal 1952 che il Como non riusciva a battere il Napoli al Sinigaglia in campionato. Lo ha fatto in un vero e proprio spareggio salvezza, grazie a una doppietta di Carparelli, appena acquistato dall'Empoli e autore di tre gol in tre partite. Un vittoria importantissima per i lariani, che riagganciano il treno della salvezza, inguaiando i napoletani e Gigi Simoni. Così la squadra si ritrova di nuovo in piena bagarre retrocessione, ma la gara più importante da vincere sarà ora quella che dovrà sostenere Naldi nei prossimi giorni, per evitare la più ignobile delle sconfitte: il fallimento!