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"Mai più partite al san Paolo"
Dura presa di posizione del sindacato delle forze dell'ordine all'indomani degli ennesimi scontri coi teppisti napoletani

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25 Gennaio 2004 -- "Ancora un'ennesima aggressione ai danni dei poliziotti napoletani. Trecento delinquenti, allo stadio S.Paolo, armati di coltelli, spranghe di ferro, bastoni e bottiglie di vetro, in maniera incomprensibile ed inaccettabile, hanno brutalmente aggredito le forze dell'ordine, impegnate di servizio di ordine pubblico allo stadio. Tutto ciò non è più tollerabile". Così il segretario generale del Siulp Antonio Ascione: "I poliziotti non sono più disposti a sopportare tali barbare, selvagge e spietate aggressioni -dice Ascione - In casi come questo non sono sufficienti generiche condanne, ma fatti concreti. Chiediamo un efficace ed immediato intervento di tutte le forze politiche, del Governo e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, perchè venga messa la parola fine a tali gravissimi episodi. Non siamo più disposti ad essere trattati come da carne da macello e servire le società calcistiche che, tra l'altro, non fanno che difendere i propri interessi economici".

Il sindacato di polizia Uilps (Unione Italiana Lavoratori Polizia di Stato) si chiede se sia opportuno continuare a giocare le partite del Napoli allo stadio San Paolo "perchè - si legge in una nota - se il prezzo da pagare costantemente è l'incolumità di ragazzi delle forze dell'ordine è meglio non farle disputare". La presa di posizione del sindacato di polizia arriva all'indomani dgli scontri tra tifosi e partenopei e forze di polizia nel corso dell'incontro Napoli-Verona: "Diciotto sono i feriti - si legge nella nota - soltanto tra le fila della polizia, senza contare le decine di altri operatori delle forze dell'ordine contusi e feriti tra carabinieri e guradia di finanza. Ormai andiamo allo stadio - sottolinea il segretario nazionale della Uilps, Michelangelo Starita - sicuri di essere aggrediti e con il pericolo, in caso di eventuali reazioni da parte nostra, di un possibile avviso di garanzia"

Intanto, uno dei due tifosi arrestati per gli scontri verificatisi al termine dell'incontro di calcio tra Napoli e Verona è stato condannato per direttissima dalla I sezione del Tribunale di Napoli. A Michele Leo, 26 anni, è stata inflitta una condanna a 2 mesi e 20 giorni di reclusione convertita, su richiesta di parte, in una pena pecuniaria di 3.000 Euro. Mentre è stato convalidato l'arresto nei confronti dell'altra persona fermata al termine degli scontri. Si tratta di A.C., di 31 anni. Aspetterà comunque a piede libero l'udienza per direttissima che è stata fissata per il 29 gennaio. Per gli scontri dell'altro ieri - durante i quali 20 uomini delle forze dell'ordine sono stati feriti - sono stati denunciati altri due tifosi. Continua l'attività del gruppo di lavoro composto da Digos e Squadra Mobile che sta esaminando i filmati degli incidenti per risalire ad altri responsabili.