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Sofferenza infinita
Continua la lunga serie di pareggi, tifosi delusi, Dionigi e Tosto infotunati, difesa in bambola

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11 Gennaio 2004 -- E' finita con un altro zero a zero, con i sogni di gloria oramai riposti nel cassetto e le promesse degli azzurri ancora una volta non mantenute la gara tra Napoli e Genoa. Certo la gara è stata magari influenzata dagli infortuni di Dionigi e Tosto, ma considerando che anche il Genoa ha subito gli infortuni di Villa e del poritere titolare Gazzoli, la brutta prestazione non è imputabile certo agli assenti. Male la difesa che ha compiuto un passo indietro rispetto alle prestazioni che fin qua aveva mostrato, con molti errori che per poco non consentivano al Genoa di passare in vantaggio.

Ma andiamo con ordine. La partita sembra cominciare bene con gli azzurri che hanno voglia di fare bene: al 10° Montezine trova un buon corridoio per Tosto che viene anticipato da Gazzoli in uscita, cinque minuti dopo ancora Tosto mette al centro un buon pallone: Vieri colpisce al volo e la palla termina alta sulla traversa. Poi al 17° l'infortunio alla caviglia di Dionigi che nel saltare tra due avversari è caduto male ed è stato costretto ad uscire in barella. Al 20°, mentre gli azzurri eranon in dieci il Genoa va vicno al gol con Bjelanovic che di piatto colpisce il palo alla sinistra di Manitta. Un minuto dopo ancora il Genoa pericoloso con un colpo di testa dello stesso Bjelanovic, parato a terra dall'estremo difensore azzurro. Al 33° l'infortunio di Tosto fino ad all'ora uno dei più motivati a cercare la vittoria. Il calciatore esce per noie muscolari, amrtedì ci sarà l'ecografia per valutare l'entità del danno si aper lui che per Dionigi. Al suo posto entra l'ex di turno Mario Cvitanovic. Al 35° bel lancio di Montezine dalla trequarti che trova Vieri in buona posizione ma il centravanti calcia fuori. Due minuti più tardi una delle azioni più pericolose del Napoli con Montezine che si libera con un dribling sulla sinistra di Biherami e lascia partire un diagonale che termina di poco a lato. Al 45° strepitosa parata di Manitta su grandissimo tiro di della morte dai 25 metri.

Ad inizio ripresa, subito un episodio dubbio in area di rigore del Genoa: Bernini viene atterrato ma per l'arbitro è tutto regolare. Al 9° Pasino salta un avversario sulla sinistra e crossa in area: la palla viene deviata secondo gli azzurri con una mano da Baldini, ma l'arbitro non è di questo avviso. Al 20° la prima azione in velocità del Napoli con Pasino che scattato a centrocampo serve in area per Vieri, ma la palla è un po' troppo lunga e l'attaccante azzurro viene anticipato da Barasso in uscita bassa, subentrato a Gazzoli infortunatosi. Al 38° cross di Cvitanovic per Sesa che tira debolmente tra le braccia dell'estremo difensore del Genoa. Al 44° punizione di Sesa che trova Portanova che di testa colpisce la traversa, poi il pallone rimpalla sul poritere Barasso che blocca, mentre l'arbitro fischia un fuorigioco su segnalazione del guardalinee.

Il Napoli nonostante il maggior possesso palla non ha saputo costurire niente di importante e anzi deve ad una strepitosa parata di Manitta se riesce a portare nel paniere almeno un punticino. Il Genoa è apparso molto più 'squadra' del Napoli ed anzi in alcuni tratti sembrava quasi non voler infierire, con alcuni grossolani errori sotto porta e con il palo preso da Bjelanovic nel primo tempo ha di che recriminare, a dispetto degli azzurri che comunque hanno portestato a lungo per un fallo di mani di Baldini in area giudicato involontario da Saccani. In definitiva il pareggio è il risultato più giusto. La difesa ha fatto un passo indietro con molti errori grossolani, per quanto riguarda la fase offensiva gli azzurri hanno confermanto i limiti in fase di attacco e di costruzione del gioco. Quello che più preoccupa, comunque, aldilà degli infortuni di Zanini, Dionigi e Tosto e del fatto che nella prossima gara non ci sarà Bernini squalificato, e' però la sensazione che la squadra non ha creduto nei propri mezzi e nel poter raggiungere la vittoria, una mancanza di grinta e di carattere che lascia molto perplessi e preoccupati.