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Riabilitati e riabilitazione
Sesa e Montezine tornano a sorridere, mentre Simoni dice basta alle cure lontano da Napoli

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27 Novembre 2003 -- Magari qualcuno potrà cercare la scelta dell'allenatore nelle ancora lunghe e numerose assenze per infortunio, ma i bene informati sanno che la piccola rivoluzione di Simoni è dettata anche da fattori tecnici e psicologici. Più che di mini rivoluzione possiamo parlare di un azzeramento dei valori, infatti l'arrivo del nuovo tecnico ha riportato tutti i giocatori sullo stesso piano.

Ovviamente i più felici sono Montezine, Portanova, Sesa e Cvitanovic che hanno ritrovato un posto da titolare, il primo ed il secondo, metre per il terzo ed il quarto solo scampoli di partita, per il momento , ma comunque quanto basta per ritrovare il sorriso. "E' stata una liberazione - ha detto David Sesa - mi sentivo in clandestinità. Da quando sono qui a Napoli non ho avuto momenti brillanti e nonostante il mio rapporto con la città sia bellissimo, non sono mai riuscito ad esprimermi al meglio, un po' per qualche acciacco, un po' per mancanza di continuità, visto che giocavo solo ogni tanto. Però - continua lo svizzero - mai ero caduto così in basso da finire addirittura in tribuna, e domenica quel quarto d'ora giocato contro l'Atalanta mi ha rigenerato."

Raggiante Montezine che ha soffiato il posto a Pasino, fino ad allora uno dei migliori nel Napoli, ma che evidentemete per Simoni non dava abbastanza garanzie di copertura. "Appena arrivato Simoni ha puntato su di me - ha detto il brasiliano - per coprire lo spazio di sinsitra tra centrocampo ed attacco ed ora sono felice di poter giocare dal primo minuto, mentre prima mi dovevo accontentare di qualche scampolo di partita o addirittura della tribuna". Il brasiliano ha poi continuato parlando del momento del Napoli: "Forse non meritiamo ancora elogi, ma siamo una squadra da tenere in considerazione. Abbiamo disputato tre gare contro formazioni che occupano le prime quattro posizioni in classifica e tranne Palermo, abbiamo dimostrato di poter essere alla loro altezza. Ora dobbiamo pensare a fare risultato in caso, solo così il morale continuerà a crescere".

Non la pensa così Sesa che invece afferma: "Io qualche elogio ce lo vedo bene, non foss'altro che per la reazione avuto dopo la gara col Palermo. A quel punto potevamo rischiare veramente il tracollo, invece siamo riusciti a venire fuori con carattere e determinazione da una situazione pericolosa, segno che nonostante il brutto avvio di stagione la squadra ha delle potenzialità e può far bene".

Intanto Simoni, intervenuto lunedì sera, alla trasmissione televisiva Numbre Two, ha fatto sapere di non gradire il fatto che i calciatori infortunati vadano a curarsi lontano da Napoli: "Appena avrò tutti a disposizione- ha detto il tecnico - proverò a trovare un accordo coi calciatori affinchè non accada più". Non che i calciatori non siano liberi di farsi curare da chi vogliono, ma sta di fatto che il Napoli e lo stesso tecnico, seguendo gli infortunati da lontano, non riescono a rendersi conto delle effettive condizioni e di eventuali miglioramenti dei calciatori. Ad oggi i giocatori azzurri chi si stanno curando lontano da Napoli sono Vidigal, che è in Portogallo per risanare lo strappo muscolare (e di cui difficilmente si riesco ad avere notizie), Dionigi che è a Montecatini e che rientrerà a fine settimana, Savoldi che ha ripreso a lavorare sul campo, ma a Bologna e poi si è aggiunto Sogliano che stava seguendo un programma di preparazione qui a Napoli, per i soliti problemi al ginocchio, quando da solo, forse spinto dalla voglia di presentarsi a Simoni il prima possibile, ha effettuato una serie di scatti sulla salita del centro Paradiso, risultato: dinuovo dolore al ginocchio e partenza per la riabilitazione....a Perugia.