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Simoni e una malattia di 50 anni
Il neo tecnico azzurro assiste all'allenamento a Soccavo guidato dai 'suoi' collaboratori, i commenti di Pasino e Dionigi.

11 Novembre 2003 -- Gigi Simoni, ha assistito questo pomeriggio all'allenamento della sua nuova squadra. Il tecnico arrivato al campo di Soccavo accompagnato dal direttore sportivo Giorgio Perinetti, non ha diretto personalmente la seduta di training, ma, come aveva già annunciato nel corso della conferenza stampa di questa mattina, l'ha vista dall'alto della tribunetta. Al suo posto c'era il neo allenatore in seconda, Fulvio Pea.

Sicuramente starà morendo dalla voglia di cominciare a lavorare, viste le dichiarazioni di stamane alla conferenza stampa: "Il calcio per me è una malattia, è la mia vita, senza non potrei stare. E' una malattia, è la mia vita, senza non potrei stare, sono nell'impossibilità di stare senza il calcio, senza gli stress, le gioie e i problemi dell'allenamento e della partita. Andai via da casa quando avevo 15 anni per cominciare a giocare a calcio. 50 anni di pallone - ha detto Simoni - sono veramente tanti. In questi anni ho avuto tanta pazienza, accettando le situazioni difficili che mi sono capitate, a volte ho sbagliato ma l'ho sempre fatto in buona fede. Quando non ho il calcio - ha ammesso Simoni - mi manca tutto, mi manca il viaggio con la squadra, mi mancano gli allenamenti, gli stress del prima, le gioie e le difficoltà del dopo. Come allenatore, in mezzo ai giocatori, con la gente ho cercato sempre di lavorare con grande trasporto, grande lealtà, grande onestà".

"Gigi Simoni è un grande allenatore, un simbolo di compostezza e pacatezza ma l'esonero di Andrea Agostinelli è una sconfitta per tutti noi. Bisogna che ognuno si faccia un esame di coscienza ma la squadra è competitiva". Così il fantasista del Napoli, Rubens Pasino, commenta il cambio tecnico sulla panchina azzurra. "Simoni - ha commentato Pasino- è un allenatore di grande esperienza e fama, è abituato alle grandi piazze e sicuramente darà qualcosa in più alla squadra. Da parte mia mi metterò a disposizione del mister: sarà lui a decidere se e dove schierarmi. Noi dobbiamo essere pronti al sacrificio". Pasino ha ammesso inoltre che, in questo Napoli, nessuno è esente da colpe. "L' allenatore - ha affermato - così come noi ha le sue colpe, ma con il cambio è arrivata la scossa ed ognuno dovrà dimostrare che la squadra è competitiva. Occorre solo maggior impegno, siamo tutti a disposizione del mister. Speriamo di trovare la giusta soluzione per tornare a fare risultato".

Il vicecapitano Davide Dionigi con Simoni ha già lavorato a Piacenza: "E' una persona - ha affermato - di carisma ed esperienza che riesce ad infondere motivazione in tutti i calciatori. Per quanto riguarda il modulo di gioco che adotterà sono certo che lo sceglierà solo dopo aver valutato le caratteristiche dei singoli. Ero un giovane e ho di lui un buon ricordo. Sicuramente ci conoscerà e darà maggior convinzione alla squadra. Siamo alla ricerca di un'identità che per vari motivi non siamo riusciti ad avere. Non ci aspettavamo - prosegue Dionigi - un inizio stagione pieno di difficoltà come questo. Ora dobbiamo venirne fuori e dimostrare che non siamo inferiori a nessuno. E' ovvio, il problema non si risolverà in pochi giorni, ma noi faremo di tutto per venirne fuori al più presto".