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Agostinelli: "Il mio gruppo è unito"
Il tecnico azzurro parla del suo momento e di quello della squadra alla ripresa della preparazione

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28 Ottobre 2003 -- Sono ormai mesi che si rincorrono 'voci' su un probabile esonero del tecnico azzurro Andrea Agostinelli, ma l'allenatore del Napoli oramai ci ha fatto il 'callo' e anche se rammaricato per queste insistenti notizie che lo vedrebbero in partenza se dovesse andare male a Cagliari, si dice fiducioso del suo futuro all'ombra del Vesuvio: "Il mio nome - ha precisato oggi il tecnico - dal primo giorno in cui sono a Napoli è stato accostato a quello di altri allenatori. Io sono uno che alle chiacchiere non pensa, anche perchè alla fine non è mai l'allenatore che sceglie. In questo momento il mio obiettivo principale non è altro che lavorare, non ho altri mezzi per dimostrare la mia forza che si vede solo con i risultati in campo. Per questo sono sereno: l'unica certezza è che il mio gruppo, oltre ad essere combattivo, è unito".

Al tecnico è stato fatto notare come la sua squadra nei secondi tempi delle gare produca più gioco rispetto ai primi quarantacinque minuti: "Devo capire cosa non va nella squadra nelle prime frazioni di gioco - dice Agostinelli- le ragioni possono essere diverse: o un problema di riscaldamento oppure di tensione che poi si scarica giocando. Vorrei ripartire dalla ripresa col Torino il gol di Dionigi ci ha fatto credere troppo presto di poter vincere. Quando i granata erano in vantaggio ho pensato di affiancare Max Vieri a Dionigi, ma poi Davide si è fatto male e non mi è andata bene. Comunque abbiamo recuperato."

"Dopo la rete di Dionigi mi aspettavo la reazione del Torino - continua il tecnico del Napoli - avremmo dovuto essere più duri. Ed invece abbiamo subito come se dovessimo ancora attaccare. Ci siamo sentiti bravi, troppo bravi. Fra il primo e il secondo tempo ho però avuto dalla squadra la risposta che volevo". Agostinelli guarda anche un attimo al passato: "Ad agosto mi aspettavo dai miei una partenza lanciata - spiega - ma così non è stato. Il tutto potrebbe però dipendere da varie ragioni, tra queste la gara persa a tavolino con l'Avellino e i problemi fisici dei giocatori. I miei quattro attaccanti - continua - hanno fatto complessivamente dieci presenze."

L'allenatore sta studiando per la partita di Tempio Pausania varie alternative, come Vieri e Dionigi affiancati da un trequartista: "Comunque - precisa - io stravedo per Floro Flores". Il tecnico poi rivela di aver parlato con il presidente Naldi che si è detto dispiaciuto di aver lasciato lo stadio di Campobasso tra il primo e il secondo tempo senza aver assistito alla reazione della squadra.

Il tecnico ha poi concluso parlando dell'amichevole che si terrà giovedì, alle ore 20.30, allo stadio di Castellammare (nell'occasione verrà inaugurato l'impianto di illuminazione) che vedrà in campo Napoli e JuveStabia per la prima edizione del 'Trofeo dell'Amicizia-Memorial Silvio Gori': " Non è solo un'amichevole di allenamento, ma anche un'occasione per riportare il pubblico partenopeo vicino alla propria squadra".