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Galliani, " il derby è da recuperare"
Il giudice sportivo riserva la decisione sulla squalifica dello stadio, per Zeman ripetere il derby è istigazione alla violenza

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22 Settembre 2003 -- Ieri, la Lega Nazionale professionisti, con il comunicato ufficiale numero 64 del 21 settembre 2003 a firma del Presidente Adriano Galliani, ha reso noto che considerata la gravità dei fatti occorsi prima dell’inizio della gara Avellino-Napoli del 20 settembre 2003; avvalendosi dei poteri di cui all’art. 34, comma 2, del Regolamento della Lega Nazionale Professionisti; ha disposto il rinvio a data da destinarsi della gara Avellino-Napoli, della 4^ giornata di andata del campionato di Serie B TIM.

Dunque la partita andrà recuperata, diverso, invece, il discorso circa le penalizzazioni incontro alle quali andrà la società azzurra. Tutti chiedono sanzioni esemplari e dunque la maggioranza prevede una maxi squalifica per il San Paolo che si potrebbe aggirare sulle 5-6 giornate di stop, anche se il Napoli ha le attenuanti di non essere la squadra organizzatrice e quindi può difendersi dimostrando di non essere responsabile della gestione dell'ordine pubblico.

Comunque alla gara Avellino-Napoli, il dott. Maurizio Laudi ha dedicato una delibera di tre righe nella quale si legge: "Il giudice sportivo, ricevuto tempestivo e rituale preannuncio di reclamo da parte della soc.Avellino (ex art.24 comma 5 lettera b CGS), per questi motivi riserva la decisione sul punto all'esito del deposito dei motivi del reclamo". Dunque bisognerà attendere ancora per sapere l'entità delle sanzioni, resta il fatto che il Napoli sarà costretto ad organizzarsi per cercare un altro stadio che possa accogliere almeno i 10mila abbonati e che dia garanzia di tutela dell'ordine pubblico. Sembra che la società sia per il momento orientata verso lo stadio di Benevento (stadio che già ospitò il Napoli nel campionato 2001/2002 quando il san Paolo fu reso inagibile da un'alluvione che colpì la città) o quello di Campobasso.

"Un'istigazione alla violenza", così Zeman, l'attuale allenatore dell'Avellino, ha definito la decisione di Galliani di far ripetere il derby, ed ha poi aggiunto: "La Lega calcio prima dell'inizio delle partite fa leggere comunicati che ricordano quali debbano essere i comportamenti dei tifosi che vanno allo stadio. Se Galliani ha deciso di far giocare la partita, significa che non ha visto o non ha voluto vedere le immagini del Partenio, sequestrato da una parte di tifosi delinquenti del Napoli, che volevano entrare senza pagare. Questa è una verità che nessuno può mistificare nè cambiare, le immagini parlano chiaro. Siamo ad un passo dal definitivo crollo delle regole. Occorrerebbe educare, prevenire e punire. Ma oggi queste tre condizioni mancano tutte".

Ricordando i fatti occorsi al Partenio sabato sera, il tecnico boemo ha aggiunto: "Ciò che hanno fatto quei tifosi del Napoli non può essere coperto dall'alibi del ragazzo caduto dal muro della curva perchè nessuno si presenta allo stadio armato di bastoni e catene aspettando che qualcuno si ammazzi. Quello che sta accadendo al mondo del calcio è il risultato di quanto i vertici della Lega e della Federcalcio hanno consumato questa estate".