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Avellino-Napoli rinviata
La gara rimandata a data da destinarsi, mentre infuriano le polemiche sulla scarsezza di poliziotti, Casillo chiede i tre punti a tavolino

21 Settembre 2003 -- La Lega Calcio ha comunicato che la partita Avellino-Napoli è stata rinviata a data da destinarsi. La decisione sulla data del recupero sarà comunicata nei prossimi giorni. In realtà le due squadre avevano tentato di dipsutare la partita ed infatti il capitano del Napoli MArcolin e dell'Avellino Puleo, erano scesi anche in campo con l'arbitro Palanca per sincerarsi delle condizioni del terreno di gioco.

La gara sembrava dovesse cominciare, quando gli inservienti del Partenio hanno ripulito il terreno di gioco dai detriti dei tabelloni sfasciati, hanno rimesso le bandierine del calcio d'angolo rubate e la rete strappata dalla porta sotto la curva nord (quella dove c'erano i napoletani), ma poi dopo molti minuti di attesa e dopo un colloquio con i responsabili di Lega e delle Forze dell'ordine, Palanca ha dichiarato la partita rinviata.

A questo punto Casillo, patron dell'Avellino èandato su tutte le furie: "C'è una regia occulta dietro gli incidenti che si sono verificati questa sera al Partenio. L'obiettivo - ha precisato - era quello di non disputare la gara e ci sono riusciti. Se si va avanti così bisognerà fermarsi". Poi Casillo ha aggiunto: "Bisognava giocare, perchè se 50 pazzi sono più potenti del ministero dell'Interno vuol dire che il calcio si deve fermare definitivamente".

Secondo Casillo, vi è "la responsabilità oggettiva del Napoli per cui la Lega dovrà dare la partita vinta all'Avellino. Non si tratta di pretendere i tre punti, ma di dare una lezione che valga per tutti - ha concluso -altrimenti 50 pazzi possono fermare il campionato ogni qualvolta lo vorranno".

Secondo il presidente della Provincia di Avellino, Francesco Maselli, gli episodi di questa sera sono "una vergogna per il calcio e lo sport. I colpevoli vanno individuati, perseguiti e puniti in maniera esemplare".