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Napoli-Piacenza: le Pagelle
Nonostante la disattenzione è la difesa il reparto più in forma, il centrocampo continua ad essere il male oscuro del Napoli, inesistente l'attacco.

15 Settembre 2003 -- MANITTA 6,5: una grande parata, vanificata dalla disattenzione della difesa, in occasione del gol del Piacenza, comunque sicuro nelle uscite, una buona partita.

PORTANOVA 6: un buon primo tempo, tenuto sotto pressione dai piacentini che cercano di pareggiare, si disimpegna abbastanza bene. Un’unica disattenzione (per altro complice anche Bonomi) sul gol del pareggio.

ZAMBONI 6: è in forma e si vede, mai in affanno non sbaglia alcun disimpegno.

BONOMI 6: ha la grinta di un giocatore di rugby (forse per i tatuaggi si ispira ai mitici “all blacks”), però il gol del pareggio lo porta sulla coscienza.

TOSTO 5: qualcosina l’ha fatta, mezzo punto in più lo meriterebbe, ma ci aveva abituato male.
Solo nel finale ha provato a spingere sulla sua fascia, poi è stato sempre in affanno e dalla sua parte sono arrivati i pericoli del Piacenza.

BERNINI 6: una buona prova sulla fascia destra, finché il Napoli spinge, il giocatore c’è;
si distingue anche in fase di recupero.

OLIVE 5: un primo tempo, tutto sommato non male, recupera molti palloni anche se poi non sfrutta adeguatamente le ripartenze. Cala vistosamente nella ripresa.

MARCOLIN 5,5: è lui che prova a dare profondità alle manovre del Napoli, i primi 15 minuti dell’incontro li gioca bene, poi è costretto a difendere e non è proprio il suo forte.

MONTERVINO 5: si piazza sulla destra al posto di Bernini (spostato al centro) ma con scarsi risultati, non riesce a dare vigore alla manovra.

VIDIGAL 6: continuo a dire che è l’uomo più in forma del Napoli, corre, lotta e per la sua testa passano tutti i cross (pochi) e rilanci (moltissimi) dalle retrovie. Di più, in un ruolo non suo, non gli si può chiedere.

ZANINI 5,5: un po’ sottotono rispetto alle ultime partite, mai pericoloso ha, però, il merito di procurarsi il rigore.

SESA 5,5: impegno e nulla più.

DIONIGI 5: il Napoli ha giocato nello stesso modo di Messina, lì avevamo Savoldi, qui Dionigi. Ebbene, nonostante Savoldi abbia fatto quel che ha fatto mentre Dionigi ha siglato il rigore (per altro spiazzando nettamente il portiere), il confronto è palesemente vinto dal giovanottone bergamasco, che corre, fa salire la squadra e per farlo cadere a terra, i difensori avversari si devono impegnare non poco. Però, forse, non era in condizioni di giocare; aspetteremo tempi migliori.

PASINO s.v.: entra, forse, troppo tardi ed ha troppo poco tempo per dare una mano.

AGOSTINELLI 4,5: continua a tenere in campo giocatori fuori forma (la farà lui la formazione? o la fanno i “senatori”?). Stasera non c’è stata traccia di uno schema, gioco inesistente sulle fasce, lanci lunghi a cercare la sponda di Vidigal e dulcis in fundo, sostituisce Zanini che, è vero che era apparso un po’ sottotono, ma è pur sempre il giocatore più pericoloso del Napoli e piazzato alle spalle di Dionigi e Sesa avrebbe sicuramente reso di più. Era una partita da vincere questa ed il mister non c’è riuscito.
Di solito in campo vanno i giocatori ma Agostinelli li mette così male che proprio non c’è la sentiamo di dare la colpa a loro. Quest’anno il Napoli non può permettersi errori, con 5 promozioni e mezzo e la squadra competitiva che si ritrova non può sbagliare. È bene che il mister lo sappia, non si può più sbagliare.