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Il Napoli parte col piede sbagliato
Gli azzurri sconfitti in casa al termine di una giornata surreale, Agostinelli dovrà lavorare ancora molto

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07 Settembre 2003 -- Dopo tre mesi esatti dalla fine dello scorso campionato riparte la nuova stagione del Napoli, ma gli auspici non sono dei migliori visto il risultato. Anche se il campionato è lungo e ci saranno da giocare altre 45 partite, Agostinelli avrà molto da lavorare nei prossimi giorni poichè la squadra ancora non è amalgamata a dovere ed inoltre dovrà rivedere la posizione in campo di alcuni giocatori oltre che al condizione fisica.

Al termine della gara, negli spogliatoi, nessuno, da una parte e dall'altra, vuol sentire parlare di cancellazione del risultato. L'ipotesi la respinge non solo Fascetti, ma anche Agostinelli: "Non mi va neppure di pensarlo, i punti si prendono sul campo se si è capaci". Lo stesso presidente Naldi al quale, forse, non dispiacerebbe poter tornare indietro, ammette che il risultato è regolare. "Ormai, il calcio - commenta Naldi - si vive più di una volta alla settimana. Mi auguro che giovedì scendano tutti in campo".

Il presidente del Napoli si dice meravigliato per la contestazione fatta da una frangia della tifoseria: "Non capisco - dice - perchè alcuni tifosi fischiano quando non c'è bisogno di fischiare". Riguardo alla partita non si può dire che il Como abbia rubato il risultato, am certamente un pareggio sarebbe stato più giusto, anche se la squadra di Fascetti è apparsa, sia pure senza brillare particolarmente, meglio organizzata degli avversari e, soprattutto, più pericolosa in attacco. Confezionando due pericolose palle gol nel primo tempo con salvataggio sulla linea di Portanova che riesce ad evitare il gol di Chianese che con un pallonetto aveva scavalcato Manitta in uscita e poi ancora un salvataggio di Zanini sulla battuta di un corner, il Como si è sostanzialmente aggiudicato il primo tempo.

Un primo tempo nel corso del quale il Napoli dopo una breve sfuriata iniziale è apparso confuso e privo di idee. La squadra ha sofferto molto a centrocampo dove Vidigal è stato sempre fuori ruolo e non è mai entrato in partita, Marcolin e Olive tenendosi bassi non riuscivano mai ad anticipare gli avversari. Zanini e Pasino si sono svovrapposti sulla fascia destra calpestandosi spesso i piedi a vicenda e Dionigi apparso solo, isolato e mal servito non ha avuto un pallone decente da giocare.

Nella ripresa fascetti ha capito che poteva tentare il colpo ed ha inserito un terzo attacante, l'ex Rastelli che subito si è messo in mostra al primo minuto di gioco e poi al 41' quando ha avuto due volte la possibilità di raddoppiare. Ma prima è stato bravo il portiere azzurro a respinger coi pungi poi l'ex napoletano ha calciato fuori.

In realtà il Napoli nel secondo tempo, e sopratutto con l'ingresso in campo di savoldi, si è mosso molto melgio arrivando a sfiorare il gol varie volte: prima al 23', quando sulla battuta di un corner Savoldi di testa ha colpito forte e centrale, ma proprio sulla linea un difensore del Como ha respinto. Poi ancora Savoldi ha ripreso e ha tirato siboto di sinistro ma la palla finisce è finita a lato. Proprio nel moemtno di maggior pressione del Napoli il Como ha raggiunto il vantaggio con Bressan: da un calcio di punizione asseganto ai lariani per fallo di Portanova su Rastelli, Rossetti ha battuto un pallone teso e velenoso dai 25 metri spostato sulla sinistra che il calciatore del Como ha spizzicato di testa quel tanto che è bastato per battere Manitta.

Veemente la reazione del Napoli, apparso stanco e poco lucido, la squadra di Agostinelli si è affidata a tiri dal limite e per poco non trovava il pareggios e non fosse stato per una bella parata di Ferron che al 37' della ripresa ha deviato in angolo un tiro dal limite di Tosto indirizzato proprio verso l'incrocio dei pali. A tratti il Napoli è parso la fotocopia sbiadita della squadra dello scorso anno.

Agostinelli, a sua parziale scusante, ha ricordato che vi sono 14 giocatori nuovi e che è difficile armonizzarli in poco tempo oltre che ha dovuto fare a meno di alcuni giocatori infortunati oltre al fatto che Savoldi non era in buone condizioni. Il tecnico ha rimpianto anche l'assenza di quelli che ha definito "importanti test" con le partite mancate di Coppa Italia. Se ha ragione, lo si vedrà molto presto. Ma per il momento, a prescindere dal rinnovamento e dalla mancanza di affiatamento, il Napoli sembra una incompiuta.