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Distrutta auto Bonomi
Le indagini della polizia e le ipotesi dello stesso calciatore escludono la pista tifosi

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30 Agosto 2003 -- Nella notte tra giovedì e venerdì, dei vandali hanno distrutto la Smart, del difensore del Napoli, Mauro Bonomi, parcheggiata davanti alla sua abitazione in via Orazio nella zona di Posillipo. Solo oggi il fatto è stato reso noto da alcuni quotidiani. La vettura è stata gravemente danneggiata con il portellone divelto, il cambio rotto, i fili dell'impianto elettrico strappati. E' stata fatta a pezzi la radio e le fiancate sono state graffiate.

Il calciatore che si è allenato regolarmente al centro Paradiso di Soccavo, si è detto meraviglaito per l'enfasi della vicenda, in quanto per lui l'episodio va inquadrato come un tentativo di furto. Comunque al termine dell'allenamento mattuttino Bonomi si è recato negli uffici del commissariato San Paolo, che si trova proprio di fronte allo stadio di Napoli, ed ha sporto denuncia per danneggiamento contro ignoti.

Anche per la polizia l'episodio del danneggiamento dell'auto del difensore azzurro non è riconducibile alla tifoseria azzurra, ma se le forze dell'oridne dicono che il fatto potrebbe inquadrarsi come un atto vandalico o da ricollegare a vicende private del difensore sembrano escludere anche l'ipotesi del furto. La pista tifosi viene esclusa sia perchè il campionato non è ancora iniziato, sia perchè non c'è alcuna contestazione ai danni della società e della squadra azzurra. Inoltre, anche nei momenti di maggiore conflittualità tra le frange più esagitate e il club azzurro proprio Bonomi è stato escluso dalle contestazioni e ritenuto uno dei calciatori che più si impegnano in campo. Dunque sia per Bonomi che per la polizia, additare la tifoseria azzurra per questo episodio sarebbe ingiusto e comunque porterebbe lontano dalla realtà.

L'auto può dunque essere stata danneggiata da qualche vandalo che ignorava di chi fosse la vettura parcheggiata in una strada di Posillipo. Allo stesso tempo resta in piedi la pista riconducibili a episodi della vita privata di Bonomi. Viene ritenuta marginale l'ipotesi del furto: lo fanno escludere, ad esempio, i graffi sulla fiancata. Chi ha intenzione di rubare un'auto non ha molto tempo a disposizione, ne' provoca tutti i danni che sono stati arrecati alla Smart del calciatore

Anche se per ora non è ancora del tutto chiara la natura dell'episodio che dovrà essere accertato dagli investigatori, va ricordato che circa nove mesi fa un altro calciatore del Napoli, il difensore Francesco Baldini, ora in forza al Genoa, fu aggredito mentre faceva ritorno a casa dopo la partita di campionato Napoli-Palermo. La sua auto, anche quella una Smart, fu danneggiata a colpi di spranghe e il calciatore fu ferito al capo.

"La vita purtroppo mi ha insegnato che nessuna ipotesi può mai essere esclusa - ha detto il calciatore al termine dell'allenamento - ma parto dal presupposto che si sia trattato solo un tentativo di furto. Sono comunque sereno e tranquillo. Qui mi sento amato e stimato, non certo una vittima predestinata. Ho un ottimo rapporto con la città di Napoli e con i tifosi. E' ovvio che essendo Napoli una metropoli c'è qualcuno a cui sto simpatico e qualcun altro a cui sto antipatico o non piaccio come calciatore. L'episodio - ha però tenuto a precisare il difensore - non modifica nè l'opinione nè il rapporto che ho con la città". Bonomi ha infine precisato che entro la prossima settimana si risolverà anche la questione relativa al rinnovo del suo contratto.