Maurizio Sarri nasce il 10 gennaio del 1959 a Napoli, figlio di operai toscani, che lavoravano all'Italsider di Bagnoli, un quartiere della città campana. È cresciuto a Figline Valdarno, in provincia di Firenze. Sarri si divise in gioventù fra il ruolo di calciatore dilettante e quello di dirigente di banca. Per anni ha fatto l’allenatore part time, lavorando la mattina in banca ed allenando il pomeriggio. Successivamente, ha lasciato il lavoro di bancario per intraprendere la carriera di allenatore. L'11 giugno seguente negli uffici della Filmauro firma il contratto che lo lega al Napoli per un anno con opzione per il secondo e un ingaggio da 900.000 euro più alcuni bonus, tra i quali il raggiungimento della Champions League, per un totale di circa 1,4 milioni di euro. Subentra al tecnico spagnolo Rafael Benitez (vincitore di una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana nel biennio napoletano), che al termine della stagione 2014-2015, non rinnova il suo contratto, accasandosi al Real Madrid. A Napoli, il tecnico porterà dall'Empoli due "suoi" giocatori, ovvero il centrocampista Mirko Valdifiori ed il terzino destro Elsaid Hysaj.
Partito tra lo scetticismo generale e qualche ironia sull'uso dei droni in allenamento, schiera inizialmente un 4-3-1-2 col quale racimolerà nelle prime tre giornate una sconfitta e due pareggi, ma poi passa al 4-3-3 ed il Napoli comincia ad creare gioco, realizzare tanti gol e spettacolo, divenendo a detta di tutti, il Napoli più bello di sempre e guadagnando così la fiducia dell'ambiente e dei tifosi che lo eleggeranno a vero "leader e campione" della squadra. In tre anni alla guida del Napoli ottiene due secondi posto intervallato da un terzo posto. Migliora tutti i record della società a partire dai punti (91) passando per le vittorie consecutive, il maggior numero di vittorie in trasferta, il maggior numero di gol e tanti altri ancora, ma a fine stagione del 2018, dopo aver sfiorato lo scudetto, tentenna sul proseguire il proprio rapporto in azzurro e col presidente De Laurentiis, che stufo di aspettare una sua risposta per il rinnovo del contratto, decide di ingaggiare Ancelotti, lasciando quindi Sarri in una sorta di limbo a metà tra l'esonero e la punizione fino a quando il tecnico non verrà liberato, nel luglio del 2018, per andare ad allenare il Chelsea in Premier League